Dal centro alla periferia, la mappa mobile di «Danae»
Il festival alla XXI edizione
«In vent’anni di vita, Danae ha esplorato territori artistici instabili, soffermandosi su momenti di contiguità tra le discipline performative e individuando consonanze nella mappa urbana in trasformazione». Così l’assessore Filippo Del Corno ha salutato la XXI edizione di Danae, in programma da oggi al 20 novembre con 18 compagnie (e artisti) ospiti, 17 spettacoli, 28 repliche, 4 prime nazionali, 5 coproduzioni, 2 workshop, 3 incontri con il pubblico (info 02.39820636, biglietti 15/5€). Uno degli aspetti più rilevanti del festival diretto da Alessandra De Santis e Attilio Nicoli Cristiani, alias Teatro delle Moire, è l’articolazione degli spazi coinvolti: si estende tra centro e periferia «L’uomo che cammina» di DOM (il duo Leonardo Delogu e Valerio Sirna) in collaborazione con Zona K, percorso esistenzial-urbano tracciato fisicamente dallo scrittore Antonio Moresco in una sorta di drammaturgia «on the road», da oggi alle 16 a domenica 20. Il Planetario ospiterà, sabato alle 19 e 21, il debutto di «Universal phase», dialogo tra astronomia e note realizzato da Phase 2, Cristina Crippi e Fabio Peri, in collaborazione con Gioventù Musicale, mentre il Pac accoglierà, il 26, la coreografia di Jacopo Jenna «If, If, if, then» su suono elettronico di Caterina Barbieri. All’Out Off, luogo nevralgico per Danae, si succederanno il Gruppo Nanou (3 novembre), Yasmine Hugonnet (il 6), la Valdoca con «Porpora» (9 e 10), mentre alla Fondazione Mudima è prevista, il 20 novembre, la danza butoh del maestro Masaki Iwana.