Mi metto al passo coi tempi
Francesco Renga cambia pelle e stile di scrittura
Il pop italiano è cambiato e Francesco Renga vuole rimanere al passo coi tempi. Ecco quindi «L’altra metà», ultimo disco del cantautore bresciano, che stasera e domani inizia dagli Arcimboldi (viale Innovazione 20, ore 21;
ing.30/69 euro) un tour teatrale incentrato sull’album della svolta per l’ex frontman dei Timoria. «A 50 anni ho deciso di guardare l’orizzonte per un’esigenza esistenziale, e ho percepito, in questi ultimi anni, una mutazione profonda della musica che mi ha coinvolto». Di qui, la necessità di trovare un linguaggio contemporaneo. «Questo nuovo modo di esprimersi — spiega — è molto più vicino al mondo dei giovani di quello che usavo quando ero giovane io. Quindi ho cercato di comunicare in un modo più diretto, asciutto, privo di virtuosismi, come se stessi parlando ai miei figli. Per cambiare pelle ho scelto di collaborare con i nuovi cantautori come Ultimo, Colapesce e Gazzelle. Nuovi amici che mi hanno dato la possibilità di capire i meccanismi di un’operazione non semplice perché associare la mia vocalità a questo stile di scrittura è stato difficile». In questa nuova fase non vengono abbandonati i sentimenti, come nel brano «L’amore del mostro». «Parlo ancora di amore — dice Renga— perché è il motore, la benzina per andare avanti, per tutto ciò che facciamo, per il prossimo, per il pianeta». Questo tour è tagliato su misura per il teatro. «Il palco non mente, il rapporto con il pubblico diventa fisico. È come una liturgia che ti accomuna alla tua gente. Sarà un racconto che si svilupperà come uno spettacolo teatrale».
Cantautore Francesco Renga, bresciano, 51 anni. Per il suo nuovo disco «L’altra metà» ha collaborato con diversi giovani autori italiani, da Colapesce a Ultimo