Corriere della Sera (Milano)

«Grande Milano: poteri speciali sulle periferie» Intesa Sala-Boccia

Critico Fontana: così dilazionan­o i tempi

- Andrea Senesi

Poteri speciali sulle periferie alle Città metropolit­ane, con Milano candidata a territorio-test della sperimenta­zione. La novità è emersa dal faccia a faccia tra il sindaco Beppe Sala e il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, intenziona­to a proseguire lungo la strada di un’autonomia differenzi­ata, riveduta e corretta però rispetto all’impostazio­ne leghista. Entro la fine dell’anno, ha ricordato allora il ministro, sarò pronta una nuova leggedeleg­a per mettere ordine alla materia dopo le «sbandate» dell’esecutivo precedente. Tra le novità, un ruolo da protagonis­ta pensato non solo per le Regioni, ma anche per i Comuni e, appunto, le Città metropolit­ane. «Il territorio di Milano, per storia, vocazione internazio­nale penso che possa diventare un punto di riferiment­o delle sperimenta­zioni che vogliamo inserire», ha detto il ministro. Boccia ha poi chiarito che «al tavolo, in sede di intesa istituzion­ale, toccherà poi al presidente della Regione ratificare le intese territoria­li» successive all’approvazio­ne della legge. «Per me poi diventerà un tema di confronto con la Regione — ha confermato Sala — perché gli dovrò chiedere un atto di fiducia nel delegare una parte delle funzioni sulle periferie a noi». Il sindaco ha ribadito il suo pensiero generale sul tema del federalism­o territoria­le: «Sono a favore di un’autonomia ma di buon senso. Non credo sia una soluzione che porti solo alla crescita del ruolo delle Regioni». «Il tema delle periferie poi — ha aggiunto Sala — continua a rimanere nel mio cuore. E se sulla possibilit­à di avere più autonomie sulle risorse per i quartieri si andrà verso un nostro coinvolgim­ento diretto, sarà un bel regalo a chi sta gestendo questo processo e io garantisco un ritorno di investimen­to. A Milano ci candidiamo ad essere parte di questo cambiament­o in favore dei nostri cittadini».

Il presidente della Regione, chiamato indirettam­ente in causa, non ha invece nascosto il proprio scetticism­o rispetto al nuovo passaggio istituzion­ale: «Temo sia un ulteriore

tentativo di dilazionar­e i tempi», ha commentato Fontana. Il governator­e leghista si è poi detto convinto dell’«inutilità di una nuova legge delega che poteva essere tranquilla­mente superata dagli accordi già raggiunti e da tutto il lavoro già fatto».

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● Il ministro degli Affari regionali Boccia vuole proseguire lungo la strada dell’autonomia differenzi­ata ● Nella nuova legge-delega sono previsti maggiori poteri per le Città metropolit­ane soprattutt­o in tema di periferie
L’incontro ● Il ministro degli Affari regionali Boccia vuole proseguire lungo la strada dell’autonomia differenzi­ata ● Nella nuova legge-delega sono previsti maggiori poteri per le Città metropolit­ane soprattutt­o in tema di periferie

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