Corriere della Sera (Milano)

UN PREMIO ALLA CITTADINAN­ZA CHE CONTRASTA L’ILLEGALITÀ

- Benemerenz­a civica/1 Giuseppe Confessore Pepe Domenico Antonella Buro gschiavi@rcs.it Gaetano Bianchi Giulietta Biraghi

Ho letto la lettera scritta da Sergio Tabacci a proposito del conferimen­to dell’Ambrogino agli abitanti delle case popolari. È una iniziativa assolutame­nte da appoggiare. Sono eroi silenziosi che tutti i giorni, subendo soprusi e minacce, difendono la legalità del diritto all’abitazione laddove le istituzion­i spesso arrivano in ritardo (se arrivano). Credo che Milano abbia il dovere di riconoscer­e simbolicam­ente a qualcuno di loro il merito di queste azioni.

Benemerenz­a civica/2 Con 4 mila occupazion­i abusive in questi ultimi anni, sicurament­e un premio a questi eroi che difendono con le ore di sonno mancate il ripristino della legalità dovreste metterlo in conto. Sono anonimi ai più, ma le forze dell’ordine sanno benissimo che hanno la collaboraz­ione di tanti onesti cittadini che nella notte vigilano, riferiscon­o e contrastan­o queste occupazion­i da parte di delinquent­i.

Non c’è un nome, non c’è nessun interesse, non c’è niente di personale, ma se le benemerenz­e civiche devono simboleggi­are i cittadini perbene che difendono il bene comune, si dovrebbe partire dalla lettera del signor Sergio Tabacci al Corriere di sabato 12. Il suo invito a riconoscer­e simbolicam­ente, da parte del Comune, che i cittadini coraggiosi delle case popolari non sono lasciati soli, è un manifesto al senso civico praticato dove è più difficile farlo: in quelle periferie eternament­e da risanare o rammendare. Le lettere che

Medaglia

Benemerenz­a civica/3

Ogni giorno nelle periferie milanesi, cittadini eroici, ultimi, perché inascoltat­i dalle istituzion­i e dalla stampa, combattono contro il degrado e la criminalit­à, mettendo a repentagli­o la propria vita. Combattono contro le occupazion­i abusive, contro i soprusi, arrivano in redazione testimonia­no con sincerità l’affetto e la solidariet­à di una città che si sente vicina a chi, in condizioni spesso precarie, difende la legalità del diritto all’abitazione, subendo per questo soprusi e minacce. Se Milano è Milano è perché ci sono persone così, abbiamo scritto: meritano di essere sostenute e incoraggia­te. Questi episodi di cittadinan­za attiva negli alloggi popolari danno fiducia a ogni persona che si impegna per il proprio quartiere, per la sua città.

le angherie e l’inciviltà di altri ultimi, che di integrazio­ne e rispetto civile, non hanno mai sentito parlare. Cittadini che diventano i paladini di una legalità decantata dagli scranni della politica, ma quasi del tutto assente in tanti, troppi, caseggiati popolari della periferia: via Giambellin­o, via Segneri, via Inganni, via Bolla.

Benemerenz­a civica/4

Intervengo in qualità di presidente dei commercian­ti del Lorenteggi­o, dove purtroppo in fatto di delinquenz­a non siamo secondi a nessuno, in modo particolar­e nel tratto finale via Odazio-Lorenteggi­o. A parte una persona che mettendo a rischio se stessa si prodiga nel custodire dalle eventuali occupazion­i abusive gli appartamen­ti di proprietà Aler e il suo impegno si estende su tutto il quadrilate­ro, via Odazio, Giambellin­o, inganni, lorenteggi­o, e tutte le vie interne.

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Vigilano per noi

Inascoltat­i dalla politica

Un abitante coraggioso

Impegno per le periferie

Il sindaco Sala non aveva dichiarato che si sarebbe occupato delle periferie? Un riconoscim­ento come l’Ambrogino potrebbe sottolinea­re l’importante intervento che questi cittadini quotidiana­mente svolgono anche nell’interesse comune di tutti. Ecco che un riconoscim­ento come l’Ambrogino potrebbe in qualche modo sottolinea­re l’importante intervento che questi cittadini quotidiana­mente svolgono anche nell’interesse comune di tutti.

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