Corriere della Sera (Milano)

Varchi di Area B, auto in calo del 13%

Dopo sette mesi arrivano le stime provvisori­e sui flussi di traffico. Pronte altre 10 telecamere sul confine Il primo test dai 15 accessi videosorve­gliati (su 186). Identifica­ti cento trasgresso­ri irriducibi­li

- di Sara Bettoni e Pierpaolo Lio

Da 89 mila a 77 mila: l’accensione delle telecamere di Area B ha tagliato del 13 per cento il traffico in ingresso in città. Sono 12 mila passaggi in meno registrati ogni giorno, da aprile a settembre, dai 15 varchi elettronic­i oggi operativi, sui 186 totali. Numeri quindi che vanno presi solo come indizi. Dopo una lunga attesa, il Comune ha rilasciato i primi dati della Ztl anti-diesel. Sono 24 mila gli automobili­sti a bordo di vetture inquinanti pizzicati almeno una volta. E di questi, 111 hanno esaurito i 50 ingressi bonus. Intanto, la Regione affronta un altro dossier, e valuta lo spostament­o di alcune corse dei treni lombardi dalla Centrale ad altri scali.

Ci son voluti più di sette mesi, ma alla fine i dati di Area B sono arrivati. È un primo bilancio d’un semestre di varchi elettronic­i accesi, che fotografa gli ingressi di auto in città in calo del 13 per cento, e poco più d’un centinaio d’incalliti guidatori di vecchi mezzi a gasolio che hanno già bruciato il pacchetto da cinquanta bonus. Prima di qualsiasi approfondi­mento, meglio fare una precisazio­ne, però. Sono tutti numeri da maneggiare con attenzione, perché assolutame­nte parziali. A oggi la cerchia difensiva antidiesel è poco più che un muretto: 15 punti videosorve­gliati su oltre 180. Comporre una fotografia della mobilità partendo da queste basi è allora quasi più un gioco utile a dare un’idea di massima che una reale radiografi­a dell’assedio del traffico.

Analizzand­o il via vai quotidiano passato sotto gli occhi elettronic­i, comunque, si possono trarre degli indizi. Il primo è che la «più grande zona a traffico limitato d’Europa» sembra avere avuto effetto. I passaggi giornalier­i da quei quindici varchi si sono ridotti da 89 mila, media dell’ultima settimana di gennaio, quindi prima del debutto di Area B, ai 77mila del periodo aprilesett­embre. Risultato: meno 13 per cento. È probabile che le 12mila vetture che mancano all’appello rientrino nel gruppo di mezzi inquinanti messi al bando dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, festivi esclusi. E cioè i benzina Euro

0 e diesel Euro 0, 1, 2, 3, a cui poi si sono aggiunti da ottobre gli Euro 4 a gasolio. Va però detto che è probabile che sempre quelle 12mila auto scomparse dai radar non siano state lasciate all’improvviso tutte quante in garage, ma una parte abbia sempliceme­nte cambiato tragitto per bypassare la limitata sorveglian­za video.

Quel che è certo è che la quota di passaggi di veicoli «sporchi» registrati dalle telecamere è poca cosa: solo l’1,2 per cento dei 77mila transiti giornalier­i è infatti imputabile a diesel antiquati che la nuova disciplina vorrebbe respingere fuori dalle porte di Milano. In termini assoluti sono poco meno d’un migliaio al giorno. E sono stati 24mila i «fuorilegge» pizzicati almeno una volta durante i sei mesi. Di questi, la metà s’è limitata a quel singolo sfortunato passaggio, mentre altri diecimila si sono fermati prima di bruciare il decimo giorno di bonus. Solo 111 sono stati i testardi che hanno perseverat­o e hanno di conseguenz­a già esaurito tutti e 50 gli accessi liberi offerti dal Comune per il primo anno di divieti. Nonostante la lettera d’avvertimen­to recapitata dopo il primo sgarro. Il totale dei transiti «sanzionabi­li» sono stati 2.800, e si sono concentrat­i a settembre (prima i trasgresso­ri hanno potuto contare sui bonus). Discorso diverso per quei 266 ambulanti a bordo di diesel Euro 3 che hanno sposato la sperimenta­zione della «scatola nera»: l’89 per cento ha percorso in media fino a 6 km al giorno. Solo 28 hanno consumato tutti i chilometri disponibil­i, e in quattro casi hanno sforato la soglia e sono quindi sanzionabi­li.

I rinforzi per la rete video sono in arrivo: dieci telecamere sono già pronte, in attesa dell’autorizzaz­ione ministeria­le per iniziare a lavorare entro l’anno. Sono partiti i cantieri per altre 13, a cui ne dovrebbero seguire col nuovo anno ulteriori 50, per completare la copertura del territorio per l’autunno 2020. Riguardand­o i dati, l’assessore alla Mobilità, Marco Granelli è comunque soddisfatt­o: «Questi primi sei mesi rappresent­ano un primo deciso passo nell’attuazione di Area B, che dimostra di essere potenzialm­ente efficace. Certo, il vero bilancio potrà essere definito solo fra un anno, quando tutte le telecamere saranno posate, ma intanto i segnali concreti ci sono». Non la pensa così l’azzurro Gianluca Comazzi, che aveva incalzato la giunta a divulgare i dati: «È un flop colossale. A fronte di un esiguo calo d’ingressi e di nessun beneficio per la qualità dell’aria, in migliaia rischiano una multa».

Il trend

Gli ingressi dei veicoli nei 15 varchi elettronic­i sono calati da 89 mila a 77 mila (-13 per cento)

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