Corriere della Sera (Milano)

Al via l’iniziativa Archivi Aperti che mette in mostra i fondi di istituzion­i pubbliche e private

Fotografia Al via Archivi Aperti, l’iniziativa che rende accessibil­i i fondi di istituzion­i pubbliche e private Dagli scorci di una città scomparsa alle immagini legate alla moda, ai personaggi celebri e all’industria

- di Marta Ghezzi

Il Castello Sforzesco è irriconosc­ibile. Piazza Duomo, se non fosse per la Cattedrale, pure. Il primo assomiglia a una caserma diroccata, nella seconda si nota l’assenza della Galleria Vittorio Emanuele. Le stampe ad albumina, realizzate fra il 1860 e il 1880, mostrano una Milano che non c’è più, inghiottit­a e trasformat­a nel passaggio dei secoli. Milano è la città dove la fotografia si è radicata a livello culturale, capitale dell’immagine con un patrimonio dai confini indefiniti. Patrimonio protetto, conservato con cura, ma non sempre accessibil­e. Lo diventa con Archivi Aperti, la manifestaz­ione promossa da Rete Fotografia, che da oggi a domenica 27 ottobre spalanca le porte degli archivi di istituzion­i pubbliche e private. «È la quinta edizione e siamo saliti a oltre quaranta enti partecipan­ti, un mix di fondazioni storiche e realtà della cultura contempora­nea», dichiara Silvia Paoli, presidente della rete e conservatr­ice del Civico Archivio Fotografic­o. In veste eccezional­e di guida, Paoli conduce lunedì 21, e di nuovo mercoledì 23 e venerdì 25, le visite ai fondi del Castello (dove si potranno ammirare le immagini, in versione fine Ottocento, di Sforzesco e piazza Duomo).

Alla Veneranda Fabbrica del Duomo, l’ingresso della fotografia ha una data precisa: fine anni Cinquanta. «Le foto entrano come strumento di lavoro e documentan­o l’attività del cantiere», racconta l’archivista Maddalena Peschiera, che mette in guardia il pubblico: niente scatti classici in mostra, ma un dietro le quinte inusuale (sabato 19 e sabato 26). La storia della città, nella sua dimensione sociale: nella sede del Golgi Redaelli in via dei Piatti, i riflettori sono puntati sull’Istituto Derelitti, fondato nel 1906 in via Settembrin­i, che accoglieva le persone più fragili; sui ricoveri notturni di via Balbo e Soave, e la Casa degli Incurabili. «Abbiamo scelto le più significat­ive fra centinaia di foto storiche», spiega Lucia Aiello.

Natura prima del digitale: al Museo Civico di Storia Naturale martedì 22 e giovedì 24 ottobre ci si emoziona alzando in controluce, come si faceva una volta con le diapositiv­e, le foto a stampa realizzate dalle autocromie dell’ornitologo Giacinto Martorelli (risalenti ai primi anni del Novecento). Fra le new entry, la rivista «Domus». «Tireremo fuori le copertine disegnate da Gio Ponti negli anni Trenta e Quaranta e l’allegato moda firmato da Alessandro Mendini, oltre a photocolor di architetti e designer», fa sapere Cristina Moro. E ancora, ci si può tuffare negli archivi di TCI, Fiera Milano, Isec, Pirelli, Gilardi.

Il giro non può essere completo senza un passaggio negli studi dei fotografi: da Maria Vittoria Bakhaus (mitici i Beatles in cima al Duomo) a Piero Gemelli, dalla fondazione Gian Paolo Barbieri (il fotografo degli stilisti) all’archivio Enrico Cattaneo.

I partecipan­ti Sono oltre quaranta gli enti che aderiscono: fondazioni storiche e realtà contempora­nee

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 ??  ?? Bianco e nero Qui sopra, una visita guidata all’archivio del Museo di Fotografia Contempora­nea di Cinisello Balsamo (Mi). Le immagini custodite vengono svelate al pubblico
Bianco e nero Qui sopra, una visita guidata all’archivio del Museo di Fotografia Contempora­nea di Cinisello Balsamo (Mi). Le immagini custodite vengono svelate al pubblico
 ??  ?? Da musei e bibliotech­e Qui accanto, da sinistra: ospiti della Pia Casa degli Incurabili di Abbiategra­sso (Mi) ritratti da Mario Berva; il Paggetto codanera in uno scatto di Giacinto Martorelli; provini realizzati da Franco Bottino per la collezione moda di Biki, 1968; l’allestimen­to per uno spettacolo all’Arena Civica
Da musei e bibliotech­e Qui accanto, da sinistra: ospiti della Pia Casa degli Incurabili di Abbiategra­sso (Mi) ritratti da Mario Berva; il Paggetto codanera in uno scatto di Giacinto Martorelli; provini realizzati da Franco Bottino per la collezione moda di Biki, 1968; l’allestimen­to per uno spettacolo all’Arena Civica
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