Corriere della Sera (Milano)

La «postina» degli organi salvavita

Architetta e volontaria della Protezione civile pronta a partire per tutto il mondo

- di Riccardo Rosa

Un «angelo della vita». Viaggia da una parte all’altra del mondo trasportan­do organi, cellule e tessuti. Si chiama Floriana Elli, ha 58 anni, abita a Giussano, in provincia di Monza. È uno dei volontari del Nucleo operativo di protezione civile che ha sede a Firenze. Lei di profession­e fa l’architetto, ma un paio di volte l’anno attraversa mari e monti col suo trolley e con Swedy, il freezer usato per la prima volta in Svezia. L’amore per i viaggi e il desiderio di far del bene al prossimo sono state le due molle che l’hanno spinta a entrare nella squadra: «Sia mio padre che mia madre facevano parte dell’Aido. Dopo la morte, vennero donate le loro cornee».

MONZA Viaggia da una parte all’altra del mondo trasportan­do organi, cellule o tessuti. Non ha orari, non può arrivare in ritardo e qualsiasi cosa accada deve completare la sua missione. Floriana Elli, 58 anni, residente a Giussano in provincia di Monza, è un «Angelo della vita», così come sono stati ribattezza­ti i volontari del Nucleo operativo di protezione civile che ha sede a Firenze. Lei di profession­e fa l’architetto, ma un paio di volte l’anno attraversa mari e monti col suo trolley e con Swedy, il freezer usato per la prima volta in Svezia. L’amore per i viaggi e il desiderio di far del bene al prossimo sono state le due molle che l’hanno spinta a entrare nella squadra del Nopc. «Sia mio padre che mia madre facevano pare dell’Aido — spiega Floriana Elli — ed entrambi, dopo la morte, donarono le cornee. La spinta verso il prossimo è sempre stata presente in famiglia e a questa si è aggiunta la mia irrequiete­zza, amo girare e vedere posti nuovi». Non a caso, Floriana è anche una motociclis­ta, ama scoprire città e paesi a bordo della sua Vespa, in sella alla quale partecipa anche a gare di regolarità. «Questa è un’altra mia passione, ma che non mischio col mio impegno di volontaria. Sono sei anni che faccio parte del Nucleo e ricordo ancora molto bene la preoccupaz­ione e l’ansia della mia prima missione».

Oggi ai nuovi volontari fanno seguire corsi di formazione, ma fino a qualche anno fa si iniziava subito, dopo un paio di viaggi con un volontario esperto. La destinazio­ne scelta per lei è stata Jerez de la Frontera, nella Spagna del Sud, sede di uno dei più famosi circuiti motociclis­tici del mondo. «Filò tutto liscio — aggiunge —, ma non è sempre così. Capitano ritardi, voli cancellati, problemi alla dogana e noi dobbiamo essere pronti a trovare una soluzione o a cambiare itinerario. Qualche anno fa dovevo portare del midollo da Francofort­e a Israele, dove però erano appena iniziati dei bombardame­nti e in dogana non volevano farmi passare, un addetto arrivò a dire che i miei documenti erano falsi». Nessuno dei volontari del Nucleo ha un lasciapass­are grazie al quale, per esempio, avere accessi preferenzi­ali. L’unico «privilegio» di cui godono è l’indicazion­e sul biglietto del trasporto particolar­e che stanno effettuand­o. Grazie a questo e grazie a una «cortese fermezza» anche gli ostacoli più complicati vengono superati.

In sei anni Floriana Elli ha effettuato 50 viaggi: da San Francisco a Rio de Janeiro, passando per il Medio Oriente e ovviamente l’Europa. In un mano il trolley, nell’altra il freezer Swedy. L’ultima missione dalla Germania alla Spagna per portare una sacca di midollo osseo. «Il destinatar­io era un bambino di pochi mesi — dice —. Ho letto un paio di volte la consegna perché stentavo a crederci, nel freezer avevo il midollo destinato a lui, ma poi dalla centrale è arrivata la conferma e allora sono partita subito>. Anche questa volta ci si è messo di mezzo un ritardo dei treni e solo grazie a una corsa in taxi il midollo è arrivato in tempo. La prossima missione in agenda è a Gerusalemm­e.

L’ultima missione Sono volata in Spagna per portare una sacca di midollo osseo destinata a un bimbo di pochi mesi

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Brianzola Floriana Elli, 58 anni
 ??  ?? Il «freezer» Floriana Elli, 58 anni , durante una delle sue missioni. Con lei l’immancabil­e Swedy, un frigorifer­o speciale utilizzato per trasportar­e organi, cellule e tessuti
Il «freezer» Floriana Elli, 58 anni , durante una delle sue missioni. Con lei l’immancabil­e Swedy, un frigorifer­o speciale utilizzato per trasportar­e organi, cellule e tessuti

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