La novità
La scommessa di Combo Un ostello a regola d’arte lungo il Naviglio Grande
Dopo due anni di lavori di ristrutturazione, un’ex casa di ringhiera occupata affacciata sul parco Baden Powell è stata trasformata in un ostello che sta già facendo molto parlare di sé. «Combo nasce dall’idea di creare una nuova categoria nel mondo dell’ospitalità: vuole innovare l’ostello ma proporre anche qualcosa in più, dare vita a uno spazio che sia una struttura ricettiva per la gente che viaggia e una piazza aperta ai cittadini», spiega Alessandra Sabbione, responsabile della comunicazione. L’idea è di un imprenditore torinese, Michele Denegri, che sta investendo in tutta Italia: «È un’avventura che ha anche un risvolto sociale perché recupera palazzi abbandonati», continua Sabbione. Il primo Combo è nato a maggio a Venezia nell’ex Convento dei gesuiti a Cannaregio. A settembre è stato inaugurato questo milanese in un’ex casa di ringhiera di fine Ottocento, a due passi dal Naviglio Grande. A dicembre aprirà quello di Torino in un’ex caserma dei vigili del fuoco e poi Bologna, in una vecchia casa dei ferrovieri, e Roma, in un ex istituto scolastico. Combo ha vinto una gara lanciata dal Comune di Milano e ha prezzi convenzionati: il posto letto in una quadrupla con bagno costa 25 euro. «In Italia il mercato dell’ospitalità è polarizzato agli estremi: ci sono o strutture meravigliose di lusso o altre più piccole, e polverose, a conduzione famigliare che non hanno possibilità di innovare: manca la fascia media per vivere un posto che sia anche una finestra sulla città, a un prezzo accessibile». Questa formula, che nel Nord Europa, in America o in Australia, è una realtà già affermata, qui in Italia si sta
Vista parco sviluppando adesso. Ed è adatta non solo ai giovani ma anche, per esempio, a chi viaggia con la famiglia o con una compagnia di amici.
Appena nato, l’ostello è già molto frequentato non solo dagli ospiti della struttura, italiani e stranieri, ma anche dai milanesi di ogni età, ed è diventato un nuovo punto di ritrovo del quartiere: ci sono mamme con i bambini, chi viene a prendere un caffè, chi studia o lavora qui, tantissimi giovani che fanno serata. Combo è diviso in due: c’è lo spazio, cui si accede tramite la tessera, dedicato alle camere (42 con 217 posti letto), cucina, zona lounge e lavanderia per gli ospiti. E poi c’è un grandissimo spazio comune, anche esterno, aperto a tutti, con bar e ristorante per bere mangiare a qualsiasi ora: in menu sia street food internazionale, sia piatti italiani e poi birre, vino e cocktail come lo «Spritz Combo», a 6 euro. C’è anche la radio che trasmette in diretta sul web e una sala dedicata alle mostre: fino a dicembre è in esposizione l’installazione dell’artista portoghese Luís Lázaro Matos. Adesso l’ostello è ancora in fase di rodaggio, soprattutto il servizio può migliorare, ma per i prossimi mesi sono in programma tante iniziative culturali: per esempio si sta sviluppando un format con Artissima, e poi musica dal vivo, presentazione di libri, il cinema la domenica mattina.
Atmosfera vivace Oltre a dormire qui si può venire per un drink, per un concerto o per vedere una mostra