PLASTICA, QUALI SONO I VERI NEMICI? IMBALLAGGI, PRODOTTI MONOUSO E PVC
Piatti, bicchieri e posate monouso sono fra i primi responsabili della produzione di rifiuti di plastica. Possiamo sostituirli con analoghi in vetro, acciaio o ceramica, oppure con quelli compostabili, disponibili in tutti i supermercati. Le cannucce si possono rimpiazzare con quelle in acciaio e dello stesso materiale sono molte borracce, da riempire con l’acqua del sindaco, al posto delle bottigliette di minerale. Gli spazzolini da denti in bambù o in bioplastica, senza derivati del petrolio, possono sostituire quelli in materiale plastico.
La gran parte dei rifiuti di plastica è però data dagli imballaggi: buste, vasetti e flaconi. Per ridurli è utile acquistare prodotti sfusi, almeno frutta e verdura.
Nei sacchi gialli della differenziata va a finire una miscela così eterogenea che difficilmente può essere usata per produrre materiali interessanti, quindi solo una parte degli imballaggi raccolti è effettivamente riciclata.
Ridurre l’uso di plastica, tuttavia, non è utile soltanto per l’ambiente ma anche per la salute, perché potrebbe rilasciare sostanze nocive. Una recente ricerca della Norwegian university of Science and technology dimostra che i materiali plastici contengono molte sostanze diverse, a volte tossiche. Soprattutto il Pvc — indicato con il numero 3 — vietato in Italia per alcuni oggetti come bottiglie per alimenti, pellicole e giocattoli, e il poliuretano. Risultano meno nocivi, in questo studio, le tipologie Pet (numero 1) e Hpde (numero 2). Attenzione anche agli imballaggi con il numero 7 che indica «altre plastiche» quindi materiali non ben definiti.
La salute Non si tratta soltanto di materiali inquinanti ma anche nocivi