Basta siringhe «Date il parco a noi maestre»
Pavia, la proposta delle insegnanti: «Siamo pronte a presidiare e controllare l’area»
Nel parco di via Aselli a Pavia, frequentato da decine di bambini, accanto alla scuola materna il Bruco, si vive l’emergenza siringhe. Così un gruppo di maestre dell’asilo, insieme ai residenti, ha proposto al Comune di adottare il parco per tenerlo pulito e sicuro: «Siamo a ridosso della stazione, vogliamo evitare che si trasformi in terra di spaccio e sbandati». Il problema però è vissuto anche nel resto della città. Ogni settimana ai centralini del servizio Decoro Urbano di Asm giungono richieste di rimozione di siringhe utilizzate da tossicodipendenti. Il bosco della droga di Rogoredo dista soli 28 minuti di treno da Pavia.
PAVIA Le siringhe le hanno trovate tra le zone verdi del Parco della Vernavola, dove mamme e papà portano i bambini a giocare, nei pomeriggi dopo la scuola. E ne hanno segnalate e raccolte anche all’area Vull, in riva al Ticino, nel Parco del Castello e persino tra le auto posteggiate in piazzale Boerchio. Di qualche giorno fa il caso nel parco di via Aselli, un bel giardino molto frequentato da decine di bambini, nella zona del Ponte di Pietra, accanto alla scuola materna il Bruco: è pomeriggio, e le insegnanti stanno facendo giocare i bambini all’aria aperta, quando un bimbo si avvicina con in mano uno «strano pennarello trovato a terra». Le maestre levano subito dalle mani la siringa, controllano che non ci sia stato contatto con l’ago e allertano carabinieri e Asm. Il parco viene setacciato e ripulito dagli operatori, ma il problema potrebbe ripresentarsi. Per questo maestre e residenti decidono di unirsi per salvare il parchetto di quartiere: «Intendiamo adottare questo piccolo spazio verde per tenerlo pulito e controllato — dicono —. Siamo a ridosso della stazione, vogliamo evitare che si trasformi in terra di spaccio e sbandati».
Un primo incontro tra Associazione genitori, nonni, Centro servizio volontariato e maestre si è tenuto nei giorni scorsi ed è stata avanzata una proposta di «affido» dei giardinetti al vaglio dell’assessorato all’Ecologia e all’Ambiente del Comune di Pavia. «Per questioni assicurative e di tutela, non stiamo portando i bambini al parco — spiega Alice Gabbrielli, titolare dell’asilo Il Bruco —. Ma chiediamo di potercene prendere cura e continuare la nostra didattica all’aperto, con un progetto di cogestione di uno spazio così importante. Potremmo organizzare turni e il presidio dell’area. Con l’aiuto dei nonni, abbiamo pensato alla creazione di un orto di quartiere, così da allontanare le brutte frequentazioni».
Ogni settimana ai centralini del servizio Decoro Urbano di Asm giungono richieste di rimozione di siringhe utilizzate da tossicodipendenti. Il bosco della droga di Rogoredo è a 28 minuti di treno da Pavia. Tre anni fa c’era già stato un boom di casi di assuntori di eroina, poi seguito da un calo. Come confermano i dati del Serd in questi mesi ci sarebbe un’ennesima e pericolosa ondata. La mappa dei ritrovamenti, fino a 60 siringhe in un mese recuperate dagli addetti di Asm, fotografa il fenomeno in aumento. Chi si è trovato a passeggiare nel parco del Castello, area curata e per nulla degradata in pieno centro, sull’alzaia del Naviglio e nei parchi cittadini come la Vernavola, ha segnalato la presenza delle siringhe. «Asm interviene su richiesta dei vigili che ricevono a loro volta la segnalazione dei cittadini, o direttamente dagli utenti dall’app Io Amo Pavia. Dalla segnalazione alla rimozione passano al massimo 10 minuti — spiega Massimo Prina del Servizio decoro urbano di Asm — Chiediamo agli utenti di inviarci foto e indirizzo del ritrovamento, di non toccare, non gettare le siringhe e attendere il nostro intervento».
Il ritrovamento Un nostro bambino ne ha raccolta una mentre giocava, per fortuna non si è ferito