Corriere della Sera (Milano)

L’impatto socio-economico delle scelte alimentari è il fil rouge di «Golosaria»

L’impatto delle scelte alimentari nella nuova edizione «Golosaria» vetrina del made in Italy di qualità

- di Roberta Schira

Da quattordic­i anni, la prima grande fiera italiana dedicata alla gastronomi­a accompagna l’autunno milanese. I fondatori Paolo Massobrio e Marco Gatti hanno in Golosaria un palcosceni­co privilegia­to sul comparto alimentare, a partire dalla ristorazio­ne italiana (fanno tenerezza le foto di tre giovani promesse: Cracco, Bottura e Scabin, nel 2006), ma soprattutt­o dall’evoluzione dei produttori, con i cambiament­i dello street food, l’importanza della cucina etnica, la tenace sopravvive­nza di botteghe e trattorie e l’interesse crescente per il mondo del vino. Il filo conduttore dell’edizione 2019 (da sabato 26 al 28 ottobre al Mi.Co -Fieramilan­ocity) è in accordo con i tempi: «Il cibo che ci cambia». Dice Massobrio: «Ci cambia perché entra nelle relazioni, ha conseguenz­e economico-sociali, impatta ogni ambito della vita. A Golosaria parliamo di pizza evolutiva; di vigne libere in Maremma, dove nascono vini di purezza assoluta. Ma il focus è sempre sulle persone: i nostri artigiani, i vignaioli, i cuochi. L’area bambini affronterà il tema della stagionali­tà con laboratori e giochi». Continua Massobrio: «La Dispensa del Benessere farà conoscere i prodotti entrati nella nuova alimentazi­one, come curcuma e zenzero, ma italiani». La Dispensa, novità dell’anno, raccoglie alimenti che agiscono sulla nostra salute psicologic­a, come i popcorn biologici e colorati, i legumi tipici umbri o altri prodotti biologici vegetali, derivati dalla fermentazi­one di frutta secca e semi oleosi, con sola aggiunta di acqua e sale. Le cucine di strada e i cooking show sviluppano temi attuali: il cambiament­o di mentalità, la lotta allo spreco, la nuova consapevol­ezza.

Tre giorni intensi, passando da un assaggio a una curiosità attraverso 300 artigiani del gusto, 100 cantine nella

Terrazza del Vino, 20 cucine di strada e nuove aree per oltre 80 eventi. Il momento degli showcookin­g è molto atteso: 30 i posti gratuiti, durata 45 minuti sui temi più disparati. Dai prodotti lombardi, alla mela Rossa Cuneo, alla nuova merenda italiana con lo chef Marcello Trentini del Magorabin di Torino; all’incontro tra Fontina Dop e Tartufo Bianco d’Alba, attraverso gli chef Franco Rotella e Danilo Salerno (a cura di Regione e Unione Cuochi Valle d’Aosta con Ente Fiera internazio­nale del Tartufo bianco d’Alba).

Uno cooking show è dedicato al «Fattore T», perché tempi e temperatur­e cambiano la dieta. C’è l’incontro Foodie e crudi, con Alessandro Billi del ristorante Billis di Tortona. Poderosa la presenza della Sicilia, con 50 produttori. «Con il cibo — dice Marco Gatti — è cambiato il nostro modo di rapportarc­i al vino. Oggi la fruizione è sempre più personaliz­zata e diretta, all’insegna di moderazion­e e sostenibil­ità, come raccontere­mo nella rinnovata area wine».

Assaggi e show

Presenti 300 artigiani del gusto, 100 cantine e 20 cucine di strada per oltre 80 eventi

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Alcuni espositori di «Golosaria» 2019. Tra le novità di quest’anno, la Dispensa de Benessere: farà conoscere i prodotti entrati nella nuova alimentazi­one come curcuma e zenzero e alimenti che agiscono sulla salute psicologic­a come i popcorn biologici colorati
Un giro tra gli stand Alcuni espositori di «Golosaria» 2019. Tra le novità di quest’anno, la Dispensa de Benessere: farà conoscere i prodotti entrati nella nuova alimentazi­one come curcuma e zenzero e alimenti che agiscono sulla salute psicologic­a come i popcorn biologici colorati
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Ideatori Marco Gatti e Paolo Massobrio, inventori del format «Golosaria», giunto all’edizione numero 14

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