Giochi, il Cda prende forma Dossier-opere al ministero
Palazzo Lombardia
Nel board olimpico entrano formalmente il governo e le province autonome di Trento e Bolzano. La scommessa di Milano-Cortina 2026 potrà così contare sull’impegno anche finanziario di tre nuovi soci istituzionali. Il vertice a Palazzo Lombardia tra il ministro allo Sport Vincenzo Spadafora, il numero uno del Coni Giovanni Malagò, i sindaci Beppe Sala e Gianpietro Ghedina, i governatori Attilio Fontana e Luca Zaia e i presidenti delle due province Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher, è servito è a ribadire il cronoprogramma dei lavori: il 5 novembre ci saranno i colloqui per il ruolo di Ceo del comitato organizzatore, il giorno successivo nella sede del Ministero dello Sport avverrà la riunione «definitiva» per la stesura del testo della legge olimpica (che dovrà poi essere approvata dal parlamento) e per la formalizzazione dello statuto della Fondazione, scritto in queste due settimane dai tecnici ma già approvato dai protagonisti nei punti salienti. Per la carica di Ceo della società restano in corsa Alberto Baldan, Tom Mockridge e Vincenzo Novari, con le quotazione del primo che sembrano in decisa ascesa. «Stiamo chiedendo al ministero un incontro per avere un cronoprogramma degli interventi governativi e soprattutto per capire quali siano le opere collegate alle Olimpiadi che verranno realizzate dal governo e quali rimarranno a carico della Regione», ha detto però il presidente della Regione Attilio Fontana.