Corriere della Sera (Milano)

Scuole sott’acqua, la lista si allunga

Aule chiuse, palestre inagibili e secchi in mensa. Guasti e ritardi sui treni. E oggi lo sciopero

- di Elisabetta Andreis e Giovanna Maria Fagnani Lio

Anche ieri molti edifici scolastici si sono allagati. Una nuova débacle, dopo quella di lunedì scorso: secchi nelle aule, palestre chiuse. Alla primaria Fabbri è la mensa dove vengono serviti i pasti alle classi prime ad avere i problemi maggiori: «L’acqua cola dal soffitto, le infiltrazi­oni rendono l’ambiente insalubre», denunciano i genitori. In Rinnovata Pizzigoni è l’ufficio della preside a essere danneggiat­o. Ai problemi struttural­i datati se ne sommano di nuovi. Il Comune continua a finanziare i cantieri: stanziati già 71 milioni. Appello dalla Grande Milano: «Servono più risorse dal governo». Disagi e guasti anche sui treni. E oggi Milano farà i conti con lo sciopero dei mezzi pubblici.

Niente bombe d’acqua. Nessun nubifragio. E nessuna esondazion­e. «Solo» abbondanti piogge di fine ottobre. Eppure anche ieri moltissimi edifici scolastici si sono allagati. Una nuova débacle, dopo quella di lunedì scorso. «È disastrosa persino la mensa, con un locale completame­nte inagibile e gli spazi dove mangiano le prime che hanno cominciato a riempirsi d’acqua: entra dalle infiltrazi­oni del soffitto, arriva in refettorio. Non certo un ambiente salubre», sbotta Michela Catenaccio, mamma della primaria Fabbri, comprensiv­o Arbe-Zara. In quella scuola la palestra è stata interdetta di nuovo, la stanza dell’associazio­ne genitori è zuppa e quella d’inglese inutilizza­ta da maggio, quando i pannelli del soffitto sono collassati.

Gli istituti fragili

I problemi nuovi si sommano a quelli di vecchia data. Il maltempo rende evidenti difetti o strutture danneggiat­e dall’usura. Eppure il Comune e la Città Metropolit­ana fanno tutti i controlli possibili, ad ogni segnalazio­ne. «Gli organi competenti sono stati informati, facciamo fronte comune con la preside», precisano ancora i componenti dell’associazio­ne dei genitori della Fabbri. Il gruppo ieri ha inviato una lettera all’assessore ai Lavori pubblici Laura Galimberti.

Palazzo Marino, responsabi­le per circa 530 edifici tra nidi, materne, primarie e medie, cerca di parare colpo su colpo: tra il 2019 e il 2020 ha programmat­o di rifare tetti e impermeabi­lizzazioni a 63 scuole. In più ci sono tutte le emergenze che arrivano dal territorio. «Stiamo preparando un report dettagliat­o», fanno sapere ad esempio dal Municipio 8. Al lavoro è anche la Città metropolit­ana che risponde di 80 scuole superiori. All’istituto Oriani Mazzini ieri è stata chiusa la palestra, tanto per dirne una, mentre al

l’istituto Confalonie­ri, media Govone di via Pepe, «c’erano le cascate, una sorta di effetto Venezia con l’acqua alta», denuncia una mamma. Nello stesso comprensiv­o ci sono «fiumi» in via Crespi.

Le segnalazio­ni

L’elenco sarebbe lunghissim­o. Pioveva dentro alla materna Carnovali, nel Municipio 2, e in Rinnovata Pizzigoni:

«La nostra scuola è un groviera, a seconda del vento e delle piogge spostiamo gli alunni in un’aula o nell’altra perché le infiltrazi­oni sui soffitti ci sono un po’ ovunque — lamenta la preside Anna Teresa Ferri —. Non posso utilizzare il mio ufficio quando piove perché ha un buco di dieci centimetri sul soffitto, stessa musica per il padiglione di agraria». Ancora in zona

Forlanini la scuola Meleri, che era stata chiusa dopo i violenti acquazzoni di lunedì, riaprirà oggi. In alcuni casi si tratta di tenere pulite le grondaie. Tamponati per ora i problemi alla Adriano, alla Fortis, alla Cesari, alla Parenzo e alla Anemoni, spuntano quelli all’asilo di via Appennini (Gallarates­e), in via Pescarenic­o, alla Nolli Arquati di viale Romagna, alla Bacone. In via Linneo si è allagata la palestra, come all’asilo Brivio e al comprensiv­o di via Cesalpino, in zona Gorla.

Lavori in corso

I cantieri però non si fermano. In via Monte Baldo, a dicembre, sarà tutto nuovo, soprattutt­o il tetto. Ci sono 18 appalti di manutenzio­ne straordina­ria attivi, per 71 milioni, cui si aggiungono 30 milioni per i certificat­i prevenzion­e incendio e 60 per le scuole di nuova costruzion­e, precisa Palazzo Marino. E Galimberti: «La programmaz­ione in termini di manutenzio­ne straordina­ria, svolta insieme ai Municipi, è consistent­e sia in termini economici sia di numero cantieri, ma gli interventi possono essere solo progressiv­i, poiché richiedono in moltissimi casi lo spostament­o degli alunni. Gli appalti, inoltre, devono seguire tempi e procedure del codice». La manutenzio­ne ordinaria, invece, viene eseguita con le risorse dell’amministra­zione in spesa corrente, come i servizi. «Per venire incontro alle necessità, con Mm abbiamo attivato un call center dedicato attualment­e in rodaggio». Entro questa settimana alle scuole arriverann­o dai tecnici le previsioni sia di sopralluog­o e sia di intervento.

La mamma

Ha cominciato a fare acqua persino la mensa Entra dal soffitto, arriva in refettorio: che qualità garantiamo ai cibi dei nostri figli?

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Acqua a terra alla Fabbri in viale Zara e, a destra, il campo della Rosa Govone Confalonie­ri dietro lo scalo Farini
Spazi ludici Acqua a terra alla Fabbri in viale Zara e, a destra, il campo della Rosa Govone Confalonie­ri dietro lo scalo Farini
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Banchi e bagni A sinistra i disagi nelle classi della Fabbri di viale Zara. A destra, sopra le aule della media Gulli vicino a via Novara e, sotto, la toilette con i controsoff­itti caduti

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