Ballando il rock con Mike Joyce Il batterista degli Smiths mette i dischi stasera al Serraglio
«Sono legato ai Clash di “London Calling”: li ballavo da ragazzo»
Non è la prima volta che Mike Joyce, batterista degli Smiths dall’esordio della band nel 1982 allo scioglimento nel 1987, passa da Milano per un dj-set. Accadrà di nuovo stasera: il 56enne di Manchester è al Serraglio per l’indie night «Karmadrome» (ore 22, via G. Priorato 5, ingr. 10 euro con tessera). Che brani proporrà? «Amo “London Calling” dei Clash, la ballavo sempre da ragazzo, ed “Ever Fallen in Love (With Someone You Shouldn’t’ve)” dei Buzzcocks: fu il loro punk rock a farmi avvicinare alla batteria». Non mancheranno gli Smiths, tra i pezzi più probabili «Panic», del 1986. «Lì Morrissey ha espresso con un testo suggestivo il suo scontento per la superficialità dell’epoca e nei confronti di un dj», osserva Joyce riferendosi a Steve Wright, reo di aver trasmesso su BBC Radio 1 «I’m Your Man» degli Wham! subito dopo l’annuncio del disastro nucleare di Chernobyl: si narra che il chitarrista degli Smiths Johnny Marr riportò l’episodio a Morrissey finendo per ispirargli il verso che recita, non a caso, «hang the dj», «impicca il dj». Fa sorridere che oggi Joyce usi quella canzone come «riempipista», lui che racconta di essere diventato vegetariano il giorno in cui gli Smiths incisero «Meat Is Murder» e che nella band entrò con un provino: «Johnny aveva chiesto a un amico comune se ero interessato a far parte del suo nuovo gruppo. Lo raggiunsi agli Spirit Studios di Manchester, ci aspettavano Morrissey e Dale Hibbert, il bassista poi sostituito da Andy Rourke. Avevo in programma di trascorrere la serata fuori casa, avevo ingerito dei funghi allucinogeni... Il resto è storia». Dopo la fine degli Smiths il batterista ha collaborato con Sinéad O’Connor, Suede, Public Image Ltd, tra gli altri, e lavorato come speaker alla radio. «Ora sono impegnato in alcuni progetti benefici», afferma. Su Morrissey, contro cui ha vinto una causa legale per i diritti sul repertorio degli Smiths, non si sbottona.