Corriere della Sera (Milano)

COMPROMESS­O IN VIA FILARETE E I VECCHI ALBERI RINGRAZIAN­O

- Mezzi pubblici Viabilità Lauretta Angioloni Marina Buratti Fabio Peduzzi Antonio Corda Elisabetta Becker

Linea 61, direzione verso il centro, mercoledì 23 ottobre, ore 12.30. Alla fermata di corso Indipenden­za sale una ragazza che dice di avere esaurito il credito della tessera e, alla domanda rivolta all’autista: «Cosa devo fare? Scenderò in San Marco» chiede, la risposta è: «Rimani pure, se salgono i controlli non preoccupar­ti» Da Indipenden­za a San Marco sono otto fermate. All’illegalità non c’è riparo.

In merito alla lettera della signora Vittoria G, vorrei osservare che nel 2018 dei 3.334 morti per incidenti stradali nessuno è deceduto a causa di un ciclista. In compenso sono morti 219 ciclisti e 612 pedoni. Inoltre più del 60% degli incidenti mortali in cui sono coinvolti pedoni e ciclisti avviene in città, e sono dovuti a distrazion­e o eccesso di velocità. Quello che però mi colpisce è che moltissimi pedoni non si accorgono nemmeno più che tutti gli spazi lungo le strade e sui marciapied­i vengono loro sottratti dalle auto,

Gentile Schiavi, nelle ultime settimane, anche grazie alla perseveran­za del nostro comitato (che si è attivato pure sul fronte legale), la politica ha preso posizione a supporto della iniziativa di tutela degli alberi di via Filarete. Le Ferrovie Nord hanno partecipat­o ieri a un sopralluog­o deciso nella riunione della Commission­e Ambiente del Comune, durante il quale si è ipotizzato di conservare gli alberi (salvo quelli per i quali sarà accertato in modo oggettivo la condizione di ammalorame­nto, che allo stato risultereb­bero due o forse tre) di ridurne la altezze fino a una quota di sicurezza, attraverso accurati interventi di potatura. Questo intervento, unitamente agli incisivi sfalci già effettuati dalle Ferrovie Nord, ridurrà significat­ivamente la capacità del filare di alberi di fungere da barriera al rumore e alla polvere, oltre che impoverire l’aspetto esteriore. Per questo motivo le Ferrovie Nord hanno dichiarato di volersi impegnare in un programma quinquenna­le di manutenzio­ne attiva che permetta al filare di ricrescere e rigenerars­i, pur restando all’interno delle altezze di sicurezza. Il nostro comitato ritiene che il compromess­o raggiunto oggi vada nella giusta direzione di conciliare esigenze di sicurezza e tutela del verde. Attendiamo ora il protocollo che sarà redatto dalle Ferrovie Nord con l’auspicio che che sostano tutti i giorni per almeno 22 ore su 24. A nessun ciclista verrebbe in mente di pedalare sul marciapied­i se fosse possibile farlo in strada.

Amsa

Da lunedì l’Amsa «si dimentica» di ritirare i rifiuti indifferen­ziati su di esso possa convergere il consenso di tutte le parti, in modo da dichiarare chiusa questa vicenda.

Gentile Corda, questa è una buona notizia per tutti: non ci sono vincitori o vinti quando prevale il buon senso. Meno male che si è «evitato uno scempio», come dichiara il presidente della commission­e Verde e Mobilità, Carlo Monguzzi. Fa piacere constatare come la perseveran­za di un piccolo Comitato abbia portato a ragionare, con i fatti, chi voleva abbattere una muraglia di alberi. Ricordo la vostra lettera. «Le scriviamo per segnalare il progetto di Ferrovie Nord di tagliare 24 alberi ad alto fusto, per non dimostrate esigenze di sicurezza…». Aveva risposto il presidente delle Nord: «Le piante di via Filarete non verranno eliminate, ma saranno solo sostituite». La vostra controrepl­ica fu dettagliat­a e precisa: «Per sostituire le piante occorre eliminarle, e quindi siamo fermi al punto di partenza». Non è stato facile farsi ascoltare, ma con l’attenzione del Municipio 1 sono cambiate le cose. È poi intervenut­a la Commission­e comunale: il caso sembra finalmente risolto. I compromess­i non sono sempre al ribasso: gli alberi di via Filarete ringrazian­o. nel tratto cittadino via Martinazzo­li-Pantaleoni. Dopo tre passaggi non effettuati — nel resto della zona il servizio è regolare — ora la situazione vede decine di sacchi sui marciapied­i con i cani che ne sparpaglia­no il contenuto e il pericolo, vista la vicinanza del Parco Nord, di sgradite visite di topi e animali. Alle chiamate dei cittadini l’Amsa risponde con un nulla di fatto. Come si spiega questo disservizi­o?

Municipio 4

Alcuni giorni fa è stata soppressa senza preavviso né alcuna apparente e importante motivazion­e la fermata da sempre presente in viale Corsica angolo Battistott­i Sassi, Grasselli. La cosa ha fatto infuriare centinaia di utenti dei mezzi pubblici che giornalmen­te utilizzava­no quella fermata. Tra essi anche un considerev­ole numero di anziani. Non è certo così che si favorisce l’utilizzo dei mezzi pubblici.

Rifiuti non ritirati

Fermata soppressa

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