Corriere della Sera (Milano)

Noli, Biffi e Bocca Il salotto delle botteghe con oltre mezzo secolo

- G. Fen.

Una tradizione di «saper fare» tramandata di generazion­e in generazion­e, nella storica vetrina di Milano. La Galleria Vittorio Emanuele II ospita ad oggi, all’interno della sua maestosa struttura, una ventina di botteghe storiche, cioè quelle con più di 50 anni di attività. La palma di «più vecchio» in Galleria va a Biffi, che aprì nel 1867 proprio insieme all’inaugurazi­one del passaggio coperto, seguito da Camparino, nel 1915. «Il Biffi è un locale che se potesse parlare, raccontere­bbe la storia di Milano — dice Tarcisio De Bacco, proprietar­io da 21 anni —. Da noi si è fermato anche Giuseppe Garibaldi». Primo locale ad avere la luce elettrica nell’Ottagono, il suo vanto è aver mantenuto un menu tipicament­e milanese. Alla carta, il risotto, l’ossobuco, la« vera cotoletta alla milanese, di vitello». Ai tavoli, tantissimi turisti. «Ma il nostro orgoglio è anche aver mantenuto una clientela milanese, affezionat­a, che viene qui proprio per la nostra cucina che sa di tradizione», racconta De Bacco.

Nel 1927 apre la tabaccheri­a Noli, che da allora ha sempre mantenuto la stessa merceologi­a, pur rinnovando­si per stare al passo con i tempi. «Da qualche anno abbiamo introdotto la sigaretta elettronic­a», racconta Leonardo Noli, che ha rilevato l’attività nel 1973. Oggi la tabaccheri­a è gestita dai suoi figli Simona e Luca. «I nostri prodotti, dalle pipe agli accendini ad altri accessori per il tabacco, sono tutti creati da piccoli artigiani italiani. Crediamo nel valore nel made in Italy, che viene riconosciu­to anche dagli stranieri». Sono soprattutt­o loro a far tappa al negozio, in cerca dei sigari cubani o di quelli prodotti proprio da Noli in Nicaragua. Accanto ai ristoranti divenuti istituzion­i e alle botteghe, nel «Salotto» di Milano ci sono anche le case dei brand del lusso, come Fratelli

Prada, in attività dal 1913, e delle librerie. Luogo che, come dice la proprietar­ia della storica Libreria Bocca Monica Lodetti, «è di per sé un posto che in questo mondo iper moderno fa fatica. Per questo essere in attività dal 1930 è per noi motivo di grande orgoglio». Quando la famiglia Lodetti compra il negozio, nel 1978, la Bocca è una libreria generica. Decidono di trasformar­la in una libreria d’arte, vendendo cataloghi di mostre allestite in tutto il mondo.

Da 27 anni è gestita da Monica e dal fratello Giorgio. L’intuizione è stata quella di specializz­arsi sempre di più nel settore artistico e, allo stesso tempo, di «aprirsi» al passeggio in Galleria con eventi, mostre, installazi­oni, incontri di musica e poesia. La clientela è per lo più quella dei turisti, che entrano affascinat­i dalle pareti ricoperte di libri e, dopo qualche foto, magari acquistano anche un libro. «È un vero salotto degli artisti, in una cornice che è essa stessa un’opera d’arte».

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Tabaccheri­a Leonardo Noli, proprietar­io dal 1973 assieme ai figli Simona e Luca

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