Corriere della Sera (Milano)

Tutto Harry Potter in pillole Un «bigino» teatrale per i fan del maghetto

Un bigino irriverent­e con tutte le avventure del maghetto in 70 minuti

- di Livia Grossi

È nato quindici anni fa come performanc­e di strada per riassumere in cinque minuti i cinque libri della saga Harry Potter, uno «spettacolo-bigino» per intrattene­re i tantissimi fans in fila nella notte davanti alle librerie in attesa dell’uscita del sesto libro. L’anno dopo, con la regia di Richard Hurst, lo spettacolo era già in tournée per il Regno Unito e da quel momento non si è più fermato, sold out in tutto il mondo, da Los Angeles a Milano. Da domani al Teatro Leonardo torna a grande richiesta «Potted Potter», la parodia della popolare serie letteraria, sette libri condensati in 70 minuti, un successo firmato da Daniel Clarkson e Jefferson Turner: un «Bignami teatrale» che racconta le magiche avventure del maghetto più amato del mondo.

Protagonis­ta della sfida italiana un’affiatata coppia di attori, Davide Nebbia e Mario Finulli con la regia di Simone Leonardi. «In scena siamo due amici — racconta Davide — io sono il fan numero 1 di Harry Potter e voglio realizzare uno spettacolo in suo omaggio; incarico dunque Mario di occuparsi di tutto, ma ahimè i soldi per gli attori e le scenografi­e lui li spende in altro modo e così ci troviamo in braghe di tela. La soluzione è una sola, io do voce al protagonis­ta, lui a tutti gli altri 360 personaggi della saga, da Ron al prof. Silente,Hermione, Hagrid e Voldemort».

Ci sarà anche una vera partita a Quidditch giocata a diretto contatto con il pubblico e perfino un drago che sputa fuoco, almeno questo è ciò che annunciano gli interpreti.

È l’unica «esperienza potteriana non autorizzat­a», come da sottotitol­o, dunque può accadere di tutto: uno spettacolo dal ritmo frenetico che tra parrucche e travestime­nti, invenzioni, oggetti, giochi di luce e proiezioni, diverte il pubblico di tutte le età, compresi i potteriani doc. «All’inizio temevamo le reazioni dei fan più accaniti invece li abbiamo conquistat­i con la risata. Qui si divertono tutti perché ogni spettatore si può identifica­re in uno dei due personaggi, Davide è l’esperto, Mario quello che non ne sa nulla. Un gioco di ruoli che ci fa molto ridere. Nella vita è esattament­e il contrario: io da ragazzino ero un appassiona­to lettore del maghetto, poi col passare del tempo me ne sono allontanat­o, Mario invece sa tutto, può citare a memoria anche gli incantesim­i più strani. Anche noi insomma in scena facciamo la nostra magia, e come Harry continuiam­o a studiare per usare la bacchetta magica nel migliore dei modi».

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Davide Nebbia e Mario Finulli nello spettacolo «Potted Potter»
Sfida in coppia Davide Nebbia e Mario Finulli nello spettacolo «Potted Potter»

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