Avvocati di strada Per i senzatetto di Lodi la tutela legale è gratuita
Il servizio in collaborazione con la Caritas
LODI L’ultimo, eclatante episodio segnalato alla Caritas riguarda una coppia africana: del Senegal lui, del Congo lei, entrambi un lavoro fisso e ben integrati ma costretti a cambiare casa per la morte del proprietario: a Lodi finiscono nella rete di una banda di truffatori. Firmano il contratto, versano la cauzione e pagano il primo mese d’affitto, ma al momento di prendere possesso dell’alloggio trovano carabinieri e (vero) proprietario che li cacciano: l’agente era fasullo. E restano senza casa e senza un soldo. È uno dei casi che potrebbe finire sul tavolo del nuovo servizio legale per i senzatetto che aprirà i battenti a Lodi il 6 dicembre prossimo al centro d’ascolto della Caritas. Una squadra di quindici avvocati (più un’amministrativa) che per due venerdì al mese offrirà patrocinio gratuito agli homeless su tutti i principali rami della legge: civile, penale e immigrazione. Il servizio si chiama «avvocato di strada» ed è una onlus che ha esordito a Bologna nel 2000 per poi diffondersi in diverse piazze italiane, Lombardia compresa: Lodi è il cinquantacinquesimo ufficio e si candida come uno dei più agguerriti «contando già su una squadra consistente che però potrebbe ampliarsi ancora di più», assicura il direttore di Caritas Lodigiana Carlo Bosatra.
A Lodi il tema dell’emarginazione non è più un’emergenza assoluta come un anno fa — la baraccopoli sul ponte Anas arrivava a ospitare fino a una cinquantina di disperati —, ma resta comunque altissima: nei dormitori della città i 45 posti sono stabilmente occupati e almeno altri 15 sono in lista d’attesa. Al centro diurno Caritas transitano ogni giorno dai 40 ai 50 utenti, la maggior parte stranieri regolari ma anche italiani, finiti ai margini della società e che nella struttura diocesana trovano servizi essenziali quali mensa, lavanderia, un centro lettura, un ufficio per la compilazione dei curriculum e per la ricerca di lavoro.
Dal 6 dicembre avranno anche il patrocinio legale gratuito, grazie all’opera messa in piedi da una quindicina di professionisti lodigiani (con l’avallo dell’Ordine di Lodi) che offriranno assistenza volontariamente senza parcella: «Il motto della onlus — spiega la coordinatrice Giada Maria Invernizzi, giovane avvocatessa del Foro di Lodi — è infatti “il più grande studio legale che fattura di meno”. Saremo a disposizione per due venerdì al mese ed esclusivamente per i senzatetto. Un compito che ognuno di noi si è accollato con gioia e spontaneamente». L’obiettivo è far riacquisire un diritto a chi non ce l’ha più, a partire dall’identità: «Il problema più comune a queste persone — sottolineano Invernizzi e Bosatra — è non avere alcuna residenza, il che equivale a non esistere. Ma c’è anche chi, ad esempio, non può ritirare la pensione o un’eredità perché dopo aver “rotto” con la famiglia è finito sulla strada. Li aiuteremo noi».
Dal 6 dicembre «Due giorni al mese saremo a disposizione per chi è ai margini della società»