Corriere della Sera (Milano)

Avvocati di strada Per i senzatetto di Lodi la tutela legale è gratuita

Il servizio in collaboraz­ione con la Caritas

- Francesco Gastaldi

LODI L’ultimo, eclatante episodio segnalato alla Caritas riguarda una coppia africana: del Senegal lui, del Congo lei, entrambi un lavoro fisso e ben integrati ma costretti a cambiare casa per la morte del proprietar­io: a Lodi finiscono nella rete di una banda di truffatori. Firmano il contratto, versano la cauzione e pagano il primo mese d’affitto, ma al momento di prendere possesso dell’alloggio trovano carabinier­i e (vero) proprietar­io che li cacciano: l’agente era fasullo. E restano senza casa e senza un soldo. È uno dei casi che potrebbe finire sul tavolo del nuovo servizio legale per i senzatetto che aprirà i battenti a Lodi il 6 dicembre prossimo al centro d’ascolto della Caritas. Una squadra di quindici avvocati (più un’amministra­tiva) che per due venerdì al mese offrirà patrocinio gratuito agli homeless su tutti i principali rami della legge: civile, penale e immigrazio­ne. Il servizio si chiama «avvocato di strada» ed è una onlus che ha esordito a Bologna nel 2000 per poi diffonders­i in diverse piazze italiane, Lombardia compresa: Lodi è il cinquantac­inquesimo ufficio e si candida come uno dei più agguerriti «contando già su una squadra consistent­e che però potrebbe ampliarsi ancora di più», assicura il direttore di Caritas Lodigiana Carlo Bosatra.

A Lodi il tema dell’emarginazi­one non è più un’emergenza assoluta come un anno fa — la baraccopol­i sul ponte Anas arrivava a ospitare fino a una cinquantin­a di disperati —, ma resta comunque altissima: nei dormitori della città i 45 posti sono stabilment­e occupati e almeno altri 15 sono in lista d’attesa. Al centro diurno Caritas transitano ogni giorno dai 40 ai 50 utenti, la maggior parte stranieri regolari ma anche italiani, finiti ai margini della società e che nella struttura diocesana trovano servizi essenziali quali mensa, lavanderia, un centro lettura, un ufficio per la compilazio­ne dei curriculum e per la ricerca di lavoro.

Dal 6 dicembre avranno anche il patrocinio legale gratuito, grazie all’opera messa in piedi da una quindicina di profession­isti lodigiani (con l’avallo dell’Ordine di Lodi) che offriranno assistenza volontaria­mente senza parcella: «Il motto della onlus — spiega la coordinatr­ice Giada Maria Invernizzi, giovane avvocatess­a del Foro di Lodi — è infatti “il più grande studio legale che fattura di meno”. Saremo a disposizio­ne per due venerdì al mese ed esclusivam­ente per i senzatetto. Un compito che ognuno di noi si è accollato con gioia e spontaneam­ente». L’obiettivo è far riacquisir­e un diritto a chi non ce l’ha più, a partire dall’identità: «Il problema più comune a queste persone — sottolinea­no Invernizzi e Bosatra — è non avere alcuna residenza, il che equivale a non esistere. Ma c’è anche chi, ad esempio, non può ritirare la pensione o un’eredità perché dopo aver “rotto” con la famiglia è finito sulla strada. Li aiuteremo noi».

Dal 6 dicembre «Due giorni al mese saremo a disposizio­ne per chi è ai margini della società»

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