Le «sardine» tra Gaber e Costituzione
Interventi lampo e comizi politici banditi: verso il raduno di domenica alla Loggia
Bandite le bandiere dei partiti e dei tradizionali movimenti politici della sinistra, non è nemmeno detto che si monterà un vero palco. Ci sarà però la musica — Bella Ciao come colonna sonora — e pure una piccola coreografia fatta di centinaia di sardine stampate. Ci saranno veloci interventi al microfono, ma nessuno da parte di politici «di professione». E al momento opportuno la piazza intera leggerà in coro i primi 12 articoli della Costituzione. Le adesioni online sono già 10 mila: appuntamento domenica pomeriggio in piazza Mercanti per le «sardine».
Bandite le bandiere dei partiti e dei tradizionali movimenti della sinistra, non è nemmeno detto che si monterà un vero palco. Ci sarà però la musica — Bella Ciao come colonna sonora — e pure una piccola coreografia fatta, neanche a dirlo, di centinaia di sardine stampate. Ci saranno veloci interventi al microfono, ma nessuno da parte dei politici «di professione». E al momento opportuno la piazza intera leggerà in coro i primi dodici articoli della Costituzione. Le adesioni online sono già 10 mila: appuntamento domenica pomeriggio, in piazza Mercanti, a due passi dal Duomo, per le «sardine» milanesi. «Nuoteranno» verso la piazza più grande e nota della città? Si vedrà dalla risposta di popolo. «Se ci dovesse essere tanta gente e la questura ci desse indicazioni in tal senso, a quel punto potremmo pensare di spostarci. Ma fino a quel momento l’appuntamento per tutti rimane in piazza Mercanti», raccontano gli organizzatori, che hanno intanto scelto di giocare con le parole nel claim dell’iniziativa: «Sardine a passo Duomo». Tra le possibili sorprese, la presenza in piazza di Mattia Santori, il 32enne che insieme ad altri giovani ha organizzato la prima piazza del movimento, quella di Bologna di dieci giorni fa. «Lo abbiamo invitato, possibile che domenica venga a trovarci a Milano». Per la colonna sonora, oltre all’immancabile «Bella Ciao», i promotori pensano a «Com’è profondo il mare» di Lucio Dalla, omaggio alle capacità di resistenza esistenzial-politica del mondo ittico, e al Giorgio Gaber di «Libertà e partecipazione».
Non sono stati invitati i politici, secondo la filosofia del movimento, che si vuole spontaneo e apartitico. «Sono ovviamente i benvenuti in piazza, ma a titolo personale, e senza riconoscimenti ufficiali della piazza», spiega Debora Del Muro, 41enne agente immobiliare, una delle animatrici delle «sardine» milanesi. Niente personalismi, insomma, ma la piazza vuole essere aperta a tutti, «persino agli elettori di una destra liberale che non può essere oggi quella rappresentata dalla Lega». Salvini, appunto. Quello milanese è in realtà un appuntamento un po’ atipico nel panorama delle manifestazioni che si vanno convocando nelle piazze italiane in occasione dei comizi dell’ex vicepremier. Domenica Salvini non è infatti atteso a iniziative pubbliche in città, un segnale per dire che le «sardine» milanesi vogliono «nuotare» ed esprimersi comunque. «Sarà una grande festa, un abbraccio collettivo dove chiunque sarà benvenuto, all’insegna dei valori dell’antifascismo e antirazzismo, per dire no al sovranismo e al populismo e a tutto ciò che separa e divide le persone. Ci stringeremo come sardine in una piazza colorata e festosa, intonando canzoni, lasciando scorrere lo spirito di fratellanza e sorellanza che da sempre caratterizza la comunità ambrosiana chiedendo a grande voce libertà, democrazia, rispetto della Costituzione Italiana e il riconoscimento dei diritti di tutti, nessuno escluso», si legge nel testo diffuso
sui social network.
Beppe Sala non è per ora previsto in piazza, ma d’altra parte il sindaco aveva già definito il suo rapporto col movimento con un attestato di stima a distanza: «Le cose devono rimanere un po’ distinte. Non credo che nemmeno loro abbiano tanta voglia di vedere i politici che ci mettono su il cappello, io certamente non lo farò, ma è importante quel che fanno, come sarà molto importante quello che succederà il 10 dicembre alla manifestazione contro l’odio convocata sempre a Milano dai sindaci italiani».