I disegni degli studenti anti degrado
CREMONA Negli anni passati si contavano su una mano, poi, con il trascorrere del tempo, nel giardino delle scuole elementare e media di Brazzuoli, una frazione di Pozzaglio ed Uniti, si sono moltiplicate. Più di 100 garzette bianche, una delle otto specie degli aironi, nidificano sui rami degli olmi e dei pioppi. E le «garzaie» ora sono diventate un problema igienico-sanitario. A sollevarlo sono state le mamme ed i papà dei bambini che frequentano il plesso scolastico. «Troppi aironi — sostengono — dai nidi sugli alberi cadono le uova e ora c’è il rischio che i nostri figli entrino in contatto con gli escrementi». Così, più di cento genitori hanno presentato una petizione al sindaco affinché si trovi una soluzione alternativa.
Si tratta di un caso complesso, perché le garzette sono una specie protetta dalla Comunità europea. Lo sa bene Biondo Caruccio, ufficiale dell’Esercito in pensione, 68 anni, da due sindaco di Pozzaglio, dieci missioni all’estero durante la carriera militare tra Libano, Kosovo, Albania, Bosnia e Macedonia. «Siamo sensibili al problema sollevato dai genitori.
Dai nidi scende di tutto. Il problema si pone da gennaio, quando le garzette cominciano a nidificare», dice il sindaco, che si è immediatamente attivato, coinvolgendo Regione Lombardia, Provincia, la scuola, la Lipu, i sindaci di Olmeneta e Corte de’ Frati ed ha informato Anci Lombardia. «Il 3 dicembre scorso ci siamo incontrati ed abbiamo cercato di trovare un accordo — spiega il sindaco —. Poiché è una specie protetta, noi vogliamo far rimanere le garzaie dove sono, ma, nello stesso tempo, vogliamo arredare un’area adiacente alla scuola, in modo che i bambini, dopo il pasto di mezzogiorno e la merenda, possano comunque uscire all’esterno». L’idea è di mettere delle panchine, i gazebo per fare un po’ di ombra «ed eventualmente anche delle piante basse, da giardino, visto che gli aironi vanno a nidificare
Il comune di Cislago dichiara guerra a spazzatura ed escrementi dei cani negli spazi pubblici e per farlo ha stampato su 28 cartelli, posizionati nei parchi cittadini, i disegni a tema realizzati dagli studenti delle medie. Ne sono usciti messaggi chiari, colorati e piuttosto diretti come: «È tuo dovere raccoglierla», scritto sotto alla figura di un cane. (an. ca.)