Treni, biglietti e sicurezza «Controlli già in banchina»
«Obiettivo: più sicurezza e meno evasione». Stop ai vigilantes a bordo
Controllo dei biglietti sulle banchine per aumentare la sicurezza dei passeggeri, evitando problemi sui treni e riducendo il numero di multe staccate a bordo (e mai pagate). Come anticipato a marzo, Trenord non impiegherà più le guardie particolari giurate in carrozza. La conferma in una nota inviata dalla Prefettura ai sindacati dei ferrovieri.
«Biglietto, prego» fin dalla banchina del treno. Per aumentare la sicurezza reale e percepita dei passeggeri e ridurre il numero di multe staccate a bordo e mai pagate. Come anticipato a marzo scorso, Trenord ha deciso di non impiegare più le guardie particolari giurate in carrozza. Lo si legge in una nota inviata dalla Prefettura al sindacato di ferrovieri Orsa in risposta alla richiesta di delucidazioni sul tema sicurezza. Il documento specifica che i contratti con le società di vigilantes sono in scadenza a partire dal 31 gennaio 2020. Le guardie, arrivate ad aprile 2016 a seguito di violenti attacchi ai danni del personale, possono supportare i capitreno solo in specifiche circostanze ma non possono svolgere compiti di «tutela fisica» né chiedere i documenti ai viaggiatori.
L’azienda ha quindi deciso di puntare su altre strategie per proteggere personale e passeggeri. Trenord sta sviluppando un progetto per «rafforzare la controlleria a terra, prima della salita a bordo». Tranne in pochi casi, come Centrale e Cadorna che hanno tornelli o filtri all’accesso dei binari, i ticket vengono verificati dai capitreno in carrozza, con relativi problemi di fronte a passeggeri non paganti. Le multe comminate spesso non vengono riscosse. Tra gli obiettivi del progetto infatti c’è la riduzione della «mole di verbali che spesso determinano inefficaci pratiche di riscossione». Inoltre se il viaggiatore non fornisce le proprie generalità, il controllore deve chiamare la Polfer. Nei casi limite, il biglietto mancante può essere la miccia per un episodio di violenza. Spostare l’attività di controllo a terra, quindi, alleggerirebbe i problemi a bordo. Trenord intende poi formare gli operatori in modo che assumano la qualifica di Pubblico ufficiale e Agente accertatore di polizia amministrativa. «Lo prevede una delibera del 2018 proposta dall’assessore ai Trasporti Claudia Terzi in accordo con me — dice l’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato — per tutelare chi lavora sui mezzi pubblici».
Il sindacato Orsa ritiene «positive» le iniziative, ma chiede un confronto con l’azienda. «Assurdo che i lavoratori non conoscano i piani che li riguardano» commenta il segretario regionale Adriano Coscia. Ieri, intanto, altra giornata difficile per i pendolari. La circolazione del passante è stata sospesa a causa di interventi urgenti di manutenzione di Rfi. Altri problemi ai binari si sono verificati tra Rogoredo e Melegnano. Sono stati cancellati 70 treni, 150 hanno viaggiato in ritardo.