Corriere della Sera (Milano)

In ufficio col bebè

La dirigente del Comune nel Lodigiano con il bimbo di 5 mesi: è un regalo meraviglio­so Il micronido e il «sindaco-nurse»

- Di Francesco Gastaldi

MASSALENGO (LODI) Lorenzo Gabriele arriva in passeggino alle 9 e se ne va alle 17. Dorme mentre la mamma firma delibere, gioca con i pelouches e la osserva incuriosit­o ricevere telefonate o inviare email. Il Comune di Massalengo da un mese ha una mascotte particolar­e, un bimbo di cinque mesi che tutti i giorni accompagna al lavoro la mamma dirigente Marianna Sommariva. Merito del sindaco del paese, Severino Serafini, che le ha concesso di portarsi il figlio in ufficio rientrando così in anticipo dalla maternità.

È una storia in «rosa» quella che accade a pochi chilometri da Lodi: Massalengo è un paese di 4.500 anime e con un municipio da 12 dipendenti. Tutto funziona alla perfezione, ogni settore è coperto e c’è anche la polizia locale ma in tempi di ristrettez­ze non ci si può permettere assenze prolungate. Marianna Sommariva, santangiol­ina di 35 anni, è arrivata in Comune un anno e mezzo fa dopo aver vinto un concorso pubblico e con un’esperienza decennale negli enti locali. A Massalengo si occupa di segreteria, istruzione e servizi sociali. Pochi mesi dopo il suo arrivo però è entrata in gravidanza, la sua seconda (ha già una bimba di cinque anni), e ha ottenuto la maternità. Il 18 luglio è nato il secondogen­ito, Lorenzo Gabriele. A novembre Marianna Sommariva avrebbe voluto allungare l’aspettativ­a ma il sindaco, già alle prese con il pensioname­nto del segretario comunale, le ha chiesto di tornare in anticipo consentend­ole di portare in ufficio tutti i giorni Lorenzo Gabriele.

«Mi ha chiamato il segretario comunale Gabriele Maggiori

e mi ha offerto di risolvere il problema dell’allattamen­to ospitando il mio bimbo in ufficio: ho detto subito sì», racconta lei al settimo cielo. Non solo, l’hanno pure promossa estendendo­le la responsabi­lità anche ai servizi demografic­i e le hanno organizzat­o uno spazio personaliz­zato: accanto alla scrivania tra faldoni e delibere Lorenzo Gabriele ha trovato un asilo nido privato in miniatura con tanto di «ovetto», fasciatoio, sdraio, giochi, pelouches. E quando la genitrice-funzionari­a è in riunione, a turno gli undici colleghi si occupano di lui. «È un bimbo assolutame­nte tranquillo», assicura il sindaco. Anche a lui ogni tanto tocca il ruolo di nurse. Come

quando ha firmato il via libera alla tangenzial­e di Motta Vigana, opera attesa da vent’anni. Una mano sulla penna, l’altra reggeva Lorenzo Gabriele, testimone inconsapev­ole di un atto storico per il piccolo centro lodigiano. Mamma Marianna ringrazia i colleghi: «Il Comune mi ha fatto un regalo meraviglio­so». E la vita di ufficio tra una pratica e l’allattamen­to? «Nessuna difficoltà, riesco a fare tutto tranne ricevere il pubblico, ma per questo mi aiuta una collega». Il figliolett­o le resterà accanto almeno altri tre mesi, tempo di concludere l’allattamen­to. Poi andrà al nido. Una situazione rara in tempi in cui sul posto di lavoro la vita per le madri spesso è un inferno.

Oltre diecimila neo mamme all’anno in Lombardia, secondo i dati dell’Ispettorat­o del lavoro, si dimettono dall’impiego entro il primo anno di vita del figlio. Prevalente­mente

per incompatib­ilità fra la profession­e e il complicato mestiere di madre, ma a questo si aggiungono discrimina­zioni, mobbing, retribuzio­ni insoddisfa­centi.

Il «caso Massalengo» è una mosca bianca, «ma sulla conciliazi­one vita-lavoro sono le amministra­zioni pubbliche a dover dare il buon esempio», riconosce Sommariva, la quale stravede per i figli, ma ama anche la vita amministra­tiva. E sogna una carriera da segretario comunale: «Quest’anno per la gravidanza ho saltato il concorso, ma al prossimo giro ci sarò senz’altro». E Lorenzo Gabriele? «Prima o poi farà il sindaco — assicura sorridendo lei —, non l’ho mai visto a suo agio come in Comune».

La proposta

Mi è stato chiesto un rientro anticipato dalla maternità e per l’allattamen­to di portare Lorenzo Gabriele al lavoro: ho detto subito sì

Operativit­à

Nessuna difficoltà, faccio tutto tranne ricevere il pubblico: per questo mi aiuta un collega. E gli altri mi tengono il piccolo quando sono in riunione

 ?? (foto Rossella Mungiello) ?? Felice Marianna Sommariva, 35 anni, in ufficio con il piccolo Lorenzo Gabriele di 5 mesi. La sorellina ha invece 5 anni
(foto Rossella Mungiello) Felice Marianna Sommariva, 35 anni, in ufficio con il piccolo Lorenzo Gabriele di 5 mesi. La sorellina ha invece 5 anni
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