Sosta disabili Il cacciatore di incivili
Aiuta la polizia locale. «Ma quanti insulti...»
Sergio Menin, consigliere comunale civico, è il «Brumotti di Lodi Vecchio». Come il biker di «Striscia la Notizia» va a caccia degli abusivi della sosta disabili. Non li denuncia in tv ma li fotografa con il cellulare. Poi raccoglie tutto in un dossier. Cinquant’anni, medico in un istituto privato, all’opposizione in municipio, in realtà non cerca lo scontro «ma provo con pacatezza a far capire che occupare abusivamente un posto riservato a chi ha difficoltà significa creare più problemi alle loro vite». I risultati però sono scarsi. «Quasi nessuno chiede scusa».
LODI VECCHIO (LODI) La spiegazione più gentile che ha ricevuto è «avevo fretta». La più maleducata, «non rompermi i…». In mezzo tante giustificazioni diverse e parecchi «vaffa». Sergio Menin, consigliere comunale civico, è il «Brumotti di Lodi Vecchio». Come il biker di Striscia la Notizia va a caccia degli abusivi della sosta disabili. Non li denuncia in tv ma li fotografa con il cellulare. Poi raccoglie tutto in un dossier.
Cinquant’anni, medico in un istituto privato, consigliere comunale di opposizione, in realtà non cerca lo scontro «ma provo con pacatezza a far capire che occupare abusivamente un posto riservato a chi ha difficoltà significa creare più problemi alle loro vite». I risultati però sono scarsi. «Quasi nessuno chiede scusa — afferma lui —, molti rispondono in modo arrogante e nessuno sposta la macchina». La battaglia personale di Menin parte da lontano – quattro anni – e da una motivazione personale. Il figlio Alessandro, 11 anni, è nato con una sindrome rara che gli ha creato disabilità neuromotorie. Papà Sergio ha imparato sulla propria pelle che quando si tratta di posteggiare, la gente non guarda in faccia a nessuno. «I disabili in paese sono diversi ma i posti per fortuna ci sarebbero — afferma Menin —: purtroppo la maleducazione non ha limiti. Una volta mi sono trovato imprigionato in una discussione con un ragazzo che aveva accompagnato la fidanzata a messa e aveva usato un posto riservato solo perché pioveva».
Secondo il dossier raccolto da Menin tanti sono i parcheggi presi d’assalto dagli abusivi: al supermercato, in piazza Vittorio Emanuele, davanti alla farmacia, all’uscita dalle Poste. Perfino davanti alla sede della Lada, l’associazione del paese che si occupa dei disabili e delle persone fragili. «La mia motivazione è esclusivamente cercare di convincere queste persone che stanno creando problemi a soggetti più svantaggiati rispetto a loro», commenta sconsolato Menin. Non è facile nemmeno per i vigili — solo quattro in paese e sotto organico — scovare e multare tutti gli irregolari. Così Menin li aiuta raccogliendo una galleria degli orrori, almeno una quarantina di automobilisti indisciplinati fotografati mentre occupavano abusivamente le strisce gialle per i disabili, che poi ha allegato a una mozione del suo gruppo consiliare («Laus Futura»), poi presentata in Comune. Nella mozione si chiedono maggiori restrizioni e «tolleranza zero» verso chi sgarra. Il Consiglio l’ha discussa nei giorni scorsi e l’ha votata all’unanimità. Alcune misure verranno introdotte nel nuovo piano viabilistico. «Per me è una battaglia di civiltà, ma purtroppo le persone ragionano solo quando viene loro toccato il portafoglio».