Scuola di polizia locale Il giallo dei mezzi incendiati nella notte
In fiamme un furgone e un’auto. Non è esclusa la matrice eversiva
Il sospetto è ormai una certezza: il rogo è stato doloso. Quel che ancora manca è un movente. Giovedì notte intorno alle 4 sono stati incendiati un furgone con le insegne della polizia locale e una Fiat Punto alla scuola dei vigili di via Boeri, vicino a viale Giovanni da Cermenate.
Il sospetto è ormai una certezza: il rogo è stato doloso. Quel che ancora manca è un movente che permetta di inquadrare un episodio che potrebbe aprirsi davvero a qualsiasi scenario: un atto eversivo, una vendetta contro i vigili, o una storia più complicata di rapporti difficili tra lavoratori. Ma per il momento, anche per il riserbo massimo sulle indagini tenuto dalla polizia locale, nulla è certo. «Ci sono un paio di piste ben chiare che stiamo seguendo», fanno sapere gli investigatori. Per capire quale sarà la direzione giusta però serviranno le prossime ore.
Di fatto la cautela è massima intorno all’incendio di un furgone — con le insegne della polizia locale — e di una Fiat Punto avvenuto giovedì notte intorno alle 4 alla scuola dei vigili di via Boeri, vicino a viale Giovanni da Cermenate. Si tratta di mezzi utilizzati dai vigili per mansioni di servizio e non in dotazione al reparto Radiomobile o a comandi di zona. Veicoli che si trovavano parcheggiati come ogni sera in un’area interna della struttura di addestramento. Una zona non facilmente raggiungibile se non scavalcando la recinzione e che non affaccia direttamente sulla strada. Tanto che è stata una residente di un palazzo vicino ad accorgersi delle fiamme e a dare l’allarme intorno alle 4 al 112.
Il rogo è stato spento in pochi minuti dai vigili del fuoco. Completamente distrutto il furgone, danneggiata la parte frontale dell’utilitaria. Non sono state trovate taniche o resti di bottiglie incendiarie, ma il primo esame dei vigili del fuoco ha evidenziato la natura dolosa delle fiamme. Per avere certezza sarà necessario aspettare la prima relazione che verrà depositata già oggi in Procura. L’indagine è affidata alla stessa polizia locale, guidata dal comandante Marco Ciacci. Ieri mattina in via Boeri sono intervenuti anche gli esperti della Scientifica della Questura, specializzati in questo tipo di interventi, proprio per cercare di isolare eventuali tracce dei responsabili. Gli agenti hanno sequestrato le immagini delle telecamere pubbliche e private della zona. In quel punto del cortile, infatti, non sono presenti sistemi di videosorveglianza.
La struttura si trova in un tratto isolato di via Boeri, per cui non dovrebbe essere difficile riuscire ad individuare eventuali «estranei» di passaggio in quell’orario notturno. Non sono state trovate scritte e neppure messaggi di rivendicazione. Tuttavia non è ancora possibile escludere un gesto «eversivo-politico» magari legato a frange anarchiche. La tensione su questo fronte è alta dopo lo sgombero di piazza Alfieri del circolo Brancaleone e soprattutto con la decisione di intervenire fortemente sul fenomeno dell’abusivismo e del degrado in via Gola (non lontanissima dal luogo dell’incendio). Ma non c’è un legame diretto tra l’attività della locale e il tema dei centri sociali.
Diversa l’ipotesi di un contenzioso legato a multe, o anche a problemi lavorativi. Finora però non c’erano mai stati episodi analoghi.