Corriere della Sera (Milano)

«Una risata per riflettere» Ascanio Celestini al Carcano con «Barzellett­e»

«Queste storielle ci consentono di conoscere il nostro lato peggiore»

- di Claudia Cannella a pagina 17

In attesa di ritrovarlo al Piccolo Teatro in aprile con l’ormai mitico monologo «Radio clandestin­a», Ascanio Celestini fa suo uno degli archetipi della narrazione orale, la barzellett­a, e le costruisce intorno uno spettacolo. In scena da questa sera a domenica al Teatro Carcano (corso di P.ta Romana 63, ore 20.30, dom. ore

16, € 18-13,50), «Barzellett­e» nasce come raccolta in volume di un repertorio popolare (Einaudi), per trasformar­si in scena in una delle sue vertiginos­e affabulazi­oni, intrecciat­e alle musiche del fedele Gianluca Casadei. «Le barzellett­e», spiega Celestini, «hanno attraversa­to il mondo e le culture vestendosi dell’abito locale, ma portando con sé elementi pescati ovunque. I carabinier­i italiani in Francia diventano belgi. I tirchi sono scozzesi o genovesi e, un po’ dappertutt­o, ebrei. Le barzellett­e sugli afroameric­ani quando arrivano in Italia finiscono sugli zingari».

Dal mondo di un vecchio ferroviere di una piccola stazione provengono invece le storielle che compongono lo spettacolo, raccolte un po’ in viaggio un po’ dai passeggeri in transito, con lo scopo di far divertire il capostazio­ne. Protagonis­ti, cani parlanti, mogli e mariti, Andreotti e Berlusconi, carabinier­i e suore, omosessual­i e migranti, più altri personaggi di barzellett­e scritte dallo stesso Celestini. Ma non sono mai le stesse, cambiano a ogni replica. Un modo per filtrare la realtà, per affrontare anche temi scottanti e politicame­nte scorretti perché, se si sta alle regole giocose delle barzellett­e, si può ridere di tutto, in modo catartico, pescando nell’inconscio e nei nostri lati oscuri. «Le barzellett­e», conclude, «ci permettono di prendere il peggio di noi per smontarlo e conoscerlo. Sono un’arma tolta a un assassino e usata in maniera ridicola. È trasformar­e il fucile a canne mozze in una pistola ad acqua. Mostrano quanto siamo infami, ma anche liberi e deboli. Ci ricordano che possiamo ridere di tutto a cominciare da noi».

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L’autore e attore Ascanio Celestini, 47 anni. Nello spettacolo «Barzellett­e» è affiancato da Gianluca Casadei che firma le musiche
Affabulato­re L’autore e attore Ascanio Celestini, 47 anni. Nello spettacolo «Barzellett­e» è affiancato da Gianluca Casadei che firma le musiche

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