Si chiamano Family Restaurant posti dove i bimbi sono i benvenuti Con area giochi, laboratori e wi-fi
Nascono in città nuovi locali dove i bimbi sono i benvenuti Con giochi e laboratori
«Avviso a tutti i genitori, lasciate a casa i bambini maleducati, provate a educarli, nel caso non vi fosse possibile cambiate ristorante o restatevene a casa». Firmato: «L’uomo nero». Nei giorni scorsi ha fatto notizia il cartello scritto, pur in tono scherzoso, da Gabriele Berbenni e appeso all’ingresso della pizzeria «Bagà» di Villa di Tirano, in provincia di Sondrio. Provocando un dibattito. «È un tema complesso», spiega Davide Nahum, Direttore di Ieled, Centro di Psicologia per l’età evolutiva, «perché bisogna tenere in consideraziodei ne sia l’aspetto del ristoratore sia quello della famiglia. Io ho quattro figli, quindi capisco bene la questione. Un errore da non fare è avere delle aspettative diverse da quelle del bambino». Per il quale, per esempio, stare seduto a tavola è difficile: meglio, quindi, prepararlo, spiegare in anticipo cosa succede e come ci si comporta al ristorante, anche se c’è già stato. È importante stabilire delle regole e portare qualcosa da fare, dei giochi, figurine, fogli da disegnare. «E poi non fare arrivare i bambini affamati ma placare la loro fame con uno snack, una mela, un frutto, una fragola, sennò poi lo stress si fa sentire», continua Nahum. «Da parte loro, anche i ristoratori possono essere più attenti: per esempio a non portare subito le bibite e a servire i più piccoli velocemente».
Insomma, il tema fa discutere anche perché riguarda 170 mila bambini residenti a Milano. Dove, però, scarseggia l’offerta dei Family Restaurant. Tra gli ultimissimi, lo scorso dicembre in zona Piazza Vetra è nato Benvenuto, locale pensato proprio per i bambini. Si sviluppa su 330 mq di superficie ed è capace di accogliere diverse famiglie per un totale di 150 coperti. Non manca un’area gioco di 40 mq gestita da uno staff qualificato, ma anche un’area young con Wi-Fi libero, giochi multimediali, calcetto e la possibilità per i piccoli di mangiare da soli con gli amici. I prezzi sono accessibili: menu fisso bimbi costa 10,90 euro con gadget.
Tra i primi indirizzi dedicati ci sono poi i ristoranti della catena Pollicino, in zona Isola e al Bicocca Village, con capienza tra i 200 e i 400 posti. Racconta Marco Giorgi, uno titolari: «Sono locali nati apposta per accogliere i più piccoli e dove i genitori possono trascorrere qualche ora senza pensieri». Ecco allora che oltre all’area giochi per i più piccoli, insonorizzata, c’è anche la zona play station per i ragazzi dai 9 anni in su. Vengono grandi compagnie di amici con i figli «ma anche papà divorziati, soprattutto a pranzo, e giovani coppie». Domenica brunch all you can eat (e 20 adulto, 10 bambini) con «baby cooking»: i bambini preparano la pizza e poi la mangiano o la portano a casa.
Tra i family brunch di maggior successo della città ci sono quelli del 4Cento, ristorante alla moda nato nella foresteria di un ex convento: tutti i fine settimana dalle 13.30 alle 15 sono in calendario attività per i più piccoli a cura di Miriam Velotti di Circoanacardi. Il brunch è gratuito fino a 3 anni, costa 15 euro dai 4 ai 9 anni, 30 euro dai 10 anni in su. E sono benvenuti anche a Mare culturale urbano, l’ex cascina Torrette di zona San Siro, dove tutti i sabati e le domeniche si organizzano laboratori.