Liturgie, poesia e musica antica Il turismo «salva» i riti
La Pesa Vegia a Bellano, manifestazione immutata da 400 anni con decine di figuranti in costume. La notte dei Magi a Esino Lario. Il carnevale di Sueglio. Le processioni del giovedì e del venerdì santo di Mendrisio, riconosciute patrimonio dell’Unesco. Filo conduttore il canto e la musica, elementi sempre presenti nei riti religiosi e laici. Le tradizioni dell’area prealpina del Lecchese e del Ticino volano per il turismo grazie a pacchetti promozionali capaci di richiamare visitatori in borghi e paesi che non rientrano nei classici tour del lago di Como. È l’obiettivo del progetto VoCaTe, promosso nel programma di cooperazione Interreg Italia Svizzera, che vede l’amministrazione provinciale di Lecco come ente capofila e il coinvolgimento di numerosi partner. Ci sono voluti quasi due anni di lavoro, ma i risultati (pubblicazioni, eventi, percorsi tematici) presentati nel corso di un convegno, hanno dimostrato che la strada è quella giusta. Non solo un’offerta alternativa, ma la riscoperta di usi e suoni che rischiavano di andare persi. Come la tradizione musicale dell’ordine dei Servi di Maria che, grazie allo studio di un antifonario del 400, ha ridato vita a canti liturgici. Ne è nato un volume con allegato un dvd che permette di riascoltare gli antichi suoni, curato da Angelo Rusconi di Res Musica. E ancora decine di concerti e la valorizzazione di musei etnografici, come quello di Premana, per un investimento di mezzo milione di euro e di quasi 200 mila franchi svizzeri. «Promuoviamo un turismo di qualità, suscitando l’interesse a partecipare alle ritualità, favorendone così la vitalità», il commento del presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli.