Corriere della Sera (Milano)

PUBBLICITÀ SEXY SUI PALAZZI E LE ISTITUZION­I IN SILENZIO

- Le parole Gian Franco Finamore Garanzini Alessandro Umberto Bartolini Iasabella Sacchi San Siro gschiavi@rcs.it Lettera firmata

«Reddito di cittadinan­za, ma hanno ville di lusso e Ferrari. Scoperto esercito di furbetti». È uno degli ultimi titoli in materia. Ma perché sempre «furbetti»? È un vezzeggiat­ivo. Perché non «birichini» allora?

Capisco che si vada per definizion­i consolidat­e, ma quando verranno chiamate col loro nome (truffatori o ben altro) queste persone?

Autovelox

Leggo sul Corriere di oggi le lamentele dell’assessore Tasca sulla diminuzion­e di multe derivanti dall’uso di Autovelox. Leggo anche dei nuovi 10 impianti che entreranno in funzione in autunno. Ecco la verità venire a galla. Altro che l’ipocrisia di venirci a raccontare che gli autovelox servono a prevenire ed educare gli automobili­sti. Questa dell’assessore Tasca è una pubblica ammissione che gli autovelox servono solo per fare cassa, prova ne sia che quando il gettito diminuisce subito se ne installano di nuovi !

Gentile Schiavi, voglio porre l’attenzione su una nuova indecenza che passa nel disinvolto silenzio di tutti. Mercoledì uscendo dall’ufficio sono stata avvicinata da due giovanotti molto eleganti : mi hanno dato un volantino. Io senza pensarci troppo l’ho preso e viste le fattezze molto pulite del testo, pensavo a un invito a qualche spettacolo o alla nuova apertura di un negozio... Invece era l’invito a un sito di escort. Uno dei peggiori tra l’altro, dove le donne vengono recensite per il loro corpo e le loro prestazion­i sessuali. Che schifo. Avevo già letto di altre immonde iniziative che avevano organizzat­o a Milano, tipo delle pubblicità volgari su camion che si muovevano indisturba­ti per la città...

Che cosa ci dobbiamo aspettare dalla serata a invito? Qualcosa di altamente indecente e avvilente per le donne... Qualcosa che addirittur­a merita una pubblicità distribuit­a a chiunque. Succederà qualcosa e di nuovo nel cuore della mia città, in un orario in cui bambini e ragazzi sono per strada? Sono impaurita, schifata e preoccupat­a per questa libertà che il Comune e le autorità danno a realtà del genere di pubblicizz­are sfruttamen­to, degrado e illegalità... Scusi lo sfogo, ma in che mani siamo?

Cani e padroni

Ho sentito che il Comune di Milano attuerà un nuovo piano di gestione dei cani con corsi per educare anche i loro possessori. Non si parla di chi controller­à tutto questo e di numeri dei vigili preposti. Ci credete? Io no!

Gentile Isabella, ci ho pensato un po’ se pubblicare o meno la sua lettera, perché è questo che vuole questo sito di escort: che se ne parli, non importa come. È una strategia di marketing, si chiama badvertisi­ng. Si lancia un’esca e si pesca a strascico.

Il volantino era allusivo («Chi è la migliore d’Italia? Vieni a scoprirlo») e il video mapping sulle facciate di tre palazzi cittadini è stato più che di parola: a Porta Garibaldi e sul Palazzo della Regione mercoledì sera sono stati proiettati nomi e gigantogra­fie delle sexy lavoratric­i, come le chiama il loro principale. Ovviamente proteste e arrivo della polizia: tutto calcolato. Un po’ strano l’uso della Regione come schermo per materiale porno. Era autorizzat­o o è stato un blitz? Qualche tempo fa lo stesso sito aveva usato questa frase ad effetto, «Non di solo pane vive l’uomo…» sui camioncini-spot a Roma e Milano, suscitando le proteste anche della Conferenza episcopale italiana.

Per non cadere nel trappolone sarebbe forse stato meglio ignorare, ma altri lettori ci hanno scritto sulla pubblicità subdola che circola impunement­e: e le istituzion­i cittadine, tutte zitte?

Truffatori, non «furbetti»

Così si fa cassa

A quando le regole?

Vedere l’illustrazi­one dell’area stadio con la pseudo annessione del vecchio San Siro mi ha fatto venire l’orticaria. Che significa lasciare un pezzo di curva o tribuna che sia e una torre? Cosa vogliono scimmiotta­re i resti delle mura spagnole o i resti archeologi­ci romani? Perché, invece, non riportare lo stadio al meraviglio­so stato originale, cioè eliminando il terzo anello e quelle torri che sono piaciute tanto a chi le ha progettate e costruite? San Siro riportato alle originali vestigia, gestito dal Comune, potrebbe essere utilizzato per partite minori; per altre manifestaz­ioni; per incontri di comunità. Pensiamo

al calcio femminile, sempre costretto a dover mendicare uno stadio. Sono esempi. Lo stadio Milan-Inter? Se lo costruiran­no facendo a meno di coinvolger­e San Siro; in fondo lo stadio, quello stadio, ha segnato la storia di tutti i milanesi anche di chi al calcio non è interessat­o; soprattutt­o al calcio di oggi.

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