Torturarono un coetaneo I baby aguzzini al lavori utili
La sezione minorile della corte d’appello di Milano ha deciso ieri la sospensione del processo e la messa in prova per i quattro minori varesini a giudizio per i reati di sequestro di persona, lesioni, rapina, violenza privata e tortura ai danni di un coetaneo. I quattro nel dicembre 2018 vennero arrestati dalla squadra mobile dopo la denuncia dei genitori della vittima con l’accusa di aver tenuto prigioniero in un garage del quartiere Bustecche di Varese per l’intero pomeriggio del 9 di novembre dello stesso anno il quindicenne sottoponendolo a ogni tipo di angheria, tanto da essere riconosciuti colpevoli dal giudice in primo grado. La sentenza del luglio scorso aveva condannato tre ragazzini a quattro anni e 1.200 euro di multa mentre il quarto, il più giovane, a 4 anni e sei mesi e 1.500 euro di multa. La giovane vittima ha lamentato un forte disagio psichico dopo l’episodio contestato anche per via delle successive minacce ricevute tramite social da alcuni membri del gruppo. Con l’ordinanza di ieri il giudice, dopo aver ascoltato educatori e assistenti sociali, ha disposto la permanenza in comunità con l’attivazione di una serie di progetti per il recupero dei ragazzi per una durata di 21 mesi: al termine di questo percorso se la prova avrà dato esito positivo potrà dichiarare estinto il reato. «Siamo soddisfatti del percorso dei ragazzi: ora hanno consapevolezza di quanto accaduto», ha commentato Pier Paolo Fusco, uno dei difensori.