Gallera sulla quarantena «Preoccupati dagli arrivi Ma a oggi non è necessaria»
Precisazione dopo la lettera dei governatori leghisti
C’è dalla sua che fino a qualche giorno fa la posizione della Regione era diversa, e soprattutto univoca. L’aveva espressa lui stesso, l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, il 31 gennaio scorso: «Se ci saranno indicazioni diverse da parte della scienza ne prenderemo atto, ma non ci sono motivi per non mandare a scuola dei bimbi cinesi o ragazzi cinesi all’università». Poi la lettera dei tre governatori leghisti di Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e del presidente della Provincia autonoma di Trento per chiedere al ministro della Salute Roberto Speranza che l’isolamento di 14 giorni previsto per chi rientra dalla Cina venga applicato anche ai bambini delle scuole. Quarantena di cui, invece, secondo Gallera, non c’è «alcuna necessità».
La Lombardia è divisa sul virus che a oggi ha fatto 427 vittime e oltre 20 mila contagi nel mondo? Le due massime figure regionali in merito, l’assessore al Welfare e il suo governatore, giustificano la loro posizione con «le indicazioni della scienza»: l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) il primo, l’Istituto superiore di sanità (Iss) il secondo. «Non c’è la necessità di nessuna quarantena: ci atteniamo alle indicazioni dell’Iss», ha dichiarato ieri Gallera a margine del Consiglio regionale. Ricordando che «il coronavirus si trasmette quando è conclamato, non in una fase precedente».
Al Corriere, Gallera spiega però di essersi «limitato a sottolineare che fino a oggi il ministero della Salute e l’Iss non hanno previsto una quarantena per chiunque arrivasse dalla Cina. Questo è un dato di fatto, non di merito: come assessore alla Sanità sono chiamato a seguire le linee del ministero». E chiarisce che «non c’è alcuna contrapposizione» con il presidente Attilio Fontana: «La dichiarazione dei governatori è positiva perché richiama il ministero a maggiori approfondimenti su un tema in grande evoluzione». L’assessore richiama in supporto della loro richiesta il fatto che «con il blocco del traffico aereo oggi ci sono persone che arrivano in Italia attraverso percorsi non diretti, sfuggendo quindi ai controlli».
A oggi in Lombardia sono stati valutati più di 70 casi di possibile contagio, e tutti sono risultati negativi: «Il sistema
lombardo è estremamente efficiente: nell’arco di pochi minuti, ogni persona che manifestava sintomi particolari è stata portata in centri di infettivologia, messa in isolamento e sottoposta a test scientifici». E se la quarantena dovesse essere implementata anche ai bambini delle scuole? «Attueremo le linee del ministero, ovviamente», conclude Gallera.
La risposta del governatore Fontana non si è fatta attendere: «Ho sottoposto un dubbio a chi di dovere, un dubbio supportato da valutazioni scientifiche», ovvero quelle dell’Oms sul fatto che il contagio tra soggetti asintomatici sia «raro ma non impossibile». Valutazioni che per Fontana sono «superiori a quelle dell’assessore Gallera». La cui uscita ieri mattina, apprende il Corriere, ha lasciato il governatore «sorpreso».