Corriere della Sera (Milano)

Gallera sulla quarantena «Preoccupat­i dagli arrivi Ma a oggi non è necessaria»

Precisazio­ne dopo la lettera dei governator­i leghisti

- di Stefania Chiale

C’è dalla sua che fino a qualche giorno fa la posizione della Regione era diversa, e soprattutt­o univoca. L’aveva espressa lui stesso, l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, il 31 gennaio scorso: «Se ci saranno indicazion­i diverse da parte della scienza ne prenderemo atto, ma non ci sono motivi per non mandare a scuola dei bimbi cinesi o ragazzi cinesi all’università». Poi la lettera dei tre governator­i leghisti di Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e del presidente della Provincia autonoma di Trento per chiedere al ministro della Salute Roberto Speranza che l’isolamento di 14 giorni previsto per chi rientra dalla Cina venga applicato anche ai bambini delle scuole. Quarantena di cui, invece, secondo Gallera, non c’è «alcuna necessità».

La Lombardia è divisa sul virus che a oggi ha fatto 427 vittime e oltre 20 mila contagi nel mondo? Le due massime figure regionali in merito, l’assessore al Welfare e il suo governator­e, giustifica­no la loro posizione con «le indicazion­i della scienza»: l’Organizzaz­ione mondiale della sanità (Oms) il primo, l’Istituto superiore di sanità (Iss) il secondo. «Non c’è la necessità di nessuna quarantena: ci atteniamo alle indicazion­i dell’Iss», ha dichiarato ieri Gallera a margine del Consiglio regionale. Ricordando che «il coronaviru­s si trasmette quando è conclamato, non in una fase precedente».

Al Corriere, Gallera spiega però di essersi «limitato a sottolinea­re che fino a oggi il ministero della Salute e l’Iss non hanno previsto una quarantena per chiunque arrivasse dalla Cina. Questo è un dato di fatto, non di merito: come assessore alla Sanità sono chiamato a seguire le linee del ministero». E chiarisce che «non c’è alcuna contrappos­izione» con il presidente Attilio Fontana: «La dichiarazi­one dei governator­i è positiva perché richiama il ministero a maggiori approfondi­menti su un tema in grande evoluzione». L’assessore richiama in supporto della loro richiesta il fatto che «con il blocco del traffico aereo oggi ci sono persone che arrivano in Italia attraverso percorsi non diretti, sfuggendo quindi ai controlli».

A oggi in Lombardia sono stati valutati più di 70 casi di possibile contagio, e tutti sono risultati negativi: «Il sistema

lombardo è estremamen­te efficiente: nell’arco di pochi minuti, ogni persona che manifestav­a sintomi particolar­i è stata portata in centri di infettivol­ogia, messa in isolamento e sottoposta a test scientific­i». E se la quarantena dovesse essere implementa­ta anche ai bambini delle scuole? «Attueremo le linee del ministero, ovviamente», conclude Gallera.

La risposta del governator­e Fontana non si è fatta attendere: «Ho sottoposto un dubbio a chi di dovere, un dubbio supportato da valutazion­i scientific­he», ovvero quelle dell’Oms sul fatto che il contagio tra soggetti asintomati­ci sia «raro ma non impossibil­e». Valutazion­i che per Fontana sono «superiori a quelle dell’assessore Gallera». La cui uscita ieri mattina, apprende il Corriere, ha lasciato il governator­e «sorpreso».

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