La tangenziale vuota e la «gemella» intasata I sindaci: via il pedaggio
Varese, trattativa sull’A60 gratuita per limitare le code
VARESE Stesso tracciato per due strade, ma una è nuova e poco battuta mentre l’altra, una provinciale che porta verso Varese, risulta puntualmente intasata. Il motivo sta nelle tasche di chi deve muoversi in auto: sulla Sp57 il viaggio è gratis, mentre la A60 costa un euro e sei centesimi. Il risultato: molti automobilisti scelgono di risparmiare nonostante le code che si formano negli orari di punta. Un’opzione non indifferente fra quanti ogni giorno devono decidere la strada per muoversi attorno al capoluogo prealpino, proprio come un lettore che ha scritto al Corriere: «Sono ormai un po’ di anni che è stata completata la tangenziale di Varese che doveva servire per decongestionare il traffico. Purtroppo, essendo la strada a pagamento e con un sistema di pedaggio complicato (chi non ha il Telepass deve poi andare a pagare sul sito internet) è vuota a qualsiasi ora del giorno», scrive Vincenzo M. Il lettore propone una soluzione: «Essendo pochissimi gli incassi giornalieri, buon senso direbbe di abolire il pagamento e far fruire della bellissima costruzione tutte le auto abbassando l’inquinamento totale nella zona». Idea che trova la sua reale applicazione in una proposta che i sindaci della zona hanno già inoltrato ad Autostrada Pedemontana Lombarda, perché questa tratta è una delle opere che rientrano nel grande progetto che ambisce a collegare la provincia di Bergamo
a quella di Varese (e quindi gli aeroporti di Orio al Serio con quello di Malpensa). Ma i 4,8 chilometri di «nuova» strada inaugurata nel 2015 che va dallo svincolo A8 Milano-Varese alla grande rotatoria di Vedano Olona toccando i comuni di Brunello, Gazzada Schianno, Buguggiate, Morazzone e Lozza è il fanalino di coda in termini di crescita di percorrenza fra gli attuali tratti pedemontani aperti (tangenziale di Como e tratto principale, cioè la A-36 fra Cassano Magnago a Lentate sul Seveso).
La tangenziale di Varese segna un incremento di traffico di solo il 3% tra il 2017 e il 2018 (in media circa 10 mila auto al giorno) rispetto al 12% della A36 e del 13% per la tangenziale del capoluogo lariano: una crescita quasi ferma a causa della «seconda scelta» disponibile e a portata di ogni tasca. Una situazione che ha spinto Giuseppe Licata, sindaco di Lozza e delegato dei comuni varesini nel collegio di vigilanza dell’accordo di programma per la realizzazione del «sistema viabilistico pedemontano lombardo» a proporre una soluzione: rendere gratuita la tangenziale di Varese, nei giorni lavorativi, negli orari di punta dalle 7 alle 9 e dalle 17 alle 19. «Sono quelle le fasce orarie nelle quali più alto è il numero delle auto di pendolari che per evitare il tratto di Pedemontana a pagamento intasano le strade provinciali e comunali della zona», afferma il sindaco. Ma ogni rinuncia ha un costo. «Abbiamo calcolato che gli incassi mancati per invogliare le auto a percorrere la nuova strada almeno negli orari di punta costerebbero a Pedemontana circa un milione l’anno». Come fare? «Con questa forma di gratuità, il mancato incasso potrà essere in parte compensato da uno sconto su quanto dovuto annualmente da Autostrada Pedemontana Lombarda Spa a Cal (Regione Lombardia) e Anas (Stato) in fatto di oneri concessori», conclude il sindaco. «È una partita politica da giocare con Regione Lombardia e Ministero dei Trasporti, facendo valere le ragioni della tutela ambientale, della sicurezza stradale e della mobilità».