Corriere della Sera (Milano)

Gratis domenica in edicola

Quanti derby dentro un derby In 24 pagine speciali storie, aneddoti e interviste esclusive

- di Stefano Landi

Si dice spesso che il derby non è una partita normale: vero. Si ripete anche che dentro quei 90 minuti di elettricit­à pura ci sono tante storie che insieme ne fanno un’altra al fischio finale. Per questo motivo, lo speciale di 24 pagine che uscirà domenica in tutta la Lombardia allegato gratuitame­nte al Corriere, è stato costruito come capitoli di tanti derby diversi, che insieme compongono una rivalità infinita. Una grande festa (o lutto per chi perde) popolare, che va oltre la sfida cittadina. Perché, come scrive Mario Sconcerti, nell’analisi che apre il dorso, «molte altre città hanno un derby, ma a Milano senti il mondo, non i quartieri».

Questione di prospettiv­e e di storia. Che vanno oltre la parentesi temporale della classifica stagionale. Tra le varie sfide «giocate» in queste pagine c’è quella dei due grandi ex presidenti: da una parte Massimo Moratti, al timone dei neroazzurr­i dal 1995 al 2013: «La mia stracittad­ina preferita rimane quella del 1960 vinta grazie a un gol di Picchi, il più grande capitano insieme a Giacinto Facchetti», dice Moratti. E poi Berlusconi, che dall’alto dei record di titoli vinti ricorda la volta che strigliò il mister per aver infierito nel 6-0 del 2001.

Nello speciale spazio anche a riti e scaramanzi­e. Quelli dei giocatori, ma soprattutt­o quelli dei tifosi vip. Come l’archistar Stefano Boeri che da interista si dà sempre sfavorito alla vigilia. O Matteo Salvini che dopo un derby vinto ha promesso che avrebbe fatto benzina al solito distributo­re di via Forze Armate. C’è il derby (sempre più sentito) delle ragazze, con le interviste a Regina Baresi e Valentina Giacinti. Quello dei grandi capitani, Beppe Bergomi («Van Basten fu il più tosto da marcare») e Franco Baresi («In campo un’atmosfera unica, vorrei avere 40 anni in meno per rifare tutto da capo»). C’è la stracittad­ina vista dalle curve (ieri gli ultras dell’Inter erano a dare lezione di tifo al liceo Tito Livio) e quella vissuta nei circoli di tifosi, con fedelissim­i che possono raccontare di averne vissuti più di 100, tenendo viva l’antica etichetta di casciavitt contro bauscia. Racconti di partite che diventano pezzi di vita. C’è poi il derby dei personaggi dello spettacolo, quelli che la rivalità la portano in tv. «Ho sempre paura, prima di ogni partita col Milan mi sale il pessimismo storico», confessa il volto di Sky Alessandro Cattelan. «La svolta che abbiamo vissuto con l’arrivo di Ibra mi lascia sperare: vinceremo al novantesim­o», si lascia andare Francesco Mandelli.

Tante statistich­e e numeri, tra cui quelli dell’ultima frontiera del tifo, quello vissuto sui social. Con l’Inter che ha vissuto un boom senza precedenti nel 2019 e il Milan, che trascinato dal solito Ibrahimovi­c (da solo 41,1 milioni di follower) ha rimesso un po’ le cose a posto. Ovviamente si parla del tempio che ospita questa partita, quel San Siro al centro del dibattito politico da mesi: una magia coi giorni contati, perché ogni derby potrebbe essere l’ultimo a giocarsi in questo stadio. C’è poi un romanzo breve scritto da Antonio d’Orrico che rilegge un’altra rivalità che compone questa lunga storia: quella tra Mazzola e Rivera. Cosa sarebbe successo se i loro percorsi si fossero invertiti?

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Corriere della Sera Copertina La prima pagina dello speciale sul derby in edicola domenica col

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