Il caos sulla rete E oggi sciopero
I sindacati: rivedere i cicli di manutenzione. Stop e disagi dalle 9 alle 17. Chiesto un vertice con Fs
Isindacati proclamano uno sciopero per oggi, dopo l’incidente ferroviario di Ospedaletto Lodigiano. Per Cgil, Cisl, Uil, Fast Confsal, Ugl Taf e Orsa lo stop sarà dalle 12 alle 14, mentre l’Usb ha indetto un’agitazione dalle 9 alle 17. Riprogrammato il traffico ferroviario sia dell’Alta velocità sia regionale.
La richiesta di chiarimenti e uno sciopero proclamato per oggi. I sindacati dei ferrovieri fanno fronte comune dopo l’incidente di Ospedaletto Lodigiano, costato la vita a due colleghi. «La notizia della perdita di due macchinisti e del ferimento dei membri dell’equipaggio e dei passeggeri ci addolora profondamente — scrivono Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, FastConfsal, Ugl Taf e Orsa in una nota congiunta —. È terribile che facendo correttamente, diligentemente e con professionalità e passione il proprio lavoro si possa perdere la vita ed è ancor di più inaccettabile quando questi eventi si verificano in un sistema tra i più avanzati a livello mondiale dal punto di vista della sicurezza». Le sigle chiedono un confronto, iniziato ieri, con il gruppo Fs per capire «la dinamica dell’incidente, dopodiché avvieremo tutte le iniziative del caso».
Una è già in calendario per oggi e coinvolge «tutti i ferrovieri dipendenti di tutte le aziende di settore operanti sulla rete nazionale e locale». I lavoratori incroceranno le braccia dalle 12 alle 14. I sindacati chiedono poi alle imprese che «gli importi trattenuti dalle buste paga degli scioperanti vengano devoluti ai familiari delle vittime di questo gravissimo incidente». L’agitazione sindacale riguarderà anche il servizio di Trenord. Fin da ora arrivano le prime proposte per garantire più sicurezza a dipendenti e passeggeri. «Riteniamo utile un ripensamento dei cicli di produzione e manutenzione» dice Luca Stanzione della Filt
Cgil, ricordando che in Lombardia il «sistema dei trasporti ha visto in pochi anni raddoppiare l’utilizzo». Per Ugo Duci della Cisl «la sicurezza non è messa al primo posto». Anche varie sigle europee hanno inviato messaggi di cordoglio, mentre gli autonomi hanno proclamato un altro sciopero dalle 9 alle 17.
La politica si unisce alla richiesta di accertamento delle cause. «Esprimo la mia vicinanza ai parenti dei macchinisti — dice il governatore Attilio Fontana —. Un incidente su cui occorre fare chiarezza». Mentre il sindaco di Milano Beppe Sala sottolinea: «Non si dovrebbe mai morire facendo il proprio lavoro. Auspico che si intensifichino gli sforzi per evitare simili disastri».
I colleghi È terribile che facendo diligentemente e con professionalità e passione il proprio lavoro si possa perdere la vita