No ai controlli, l’assalto degli ultrà
Derby, dagli interisti pioggia di bottiglie sulle forze dell’ordine: cariche e 3 carabinieri contusi
Si sono opposti ai controlli all’esterno dello stadio e hanno lanciato una pioggia di bottiglie di vetro contro le forze dell’ordine (tre i carabinieri rimasti contusi) che hanno risposto con cariche. Tensione e disordini prima del derby di domenica: arrestato un tifoso del Nizza, compagine storicamente gemellata con i nerazzurri. Sugli spalti dei milanisti la polizia ha scoperto un «arsenale» all’interno di un borsone che aveva «eluso» i controlli. Sulle violenze dei nerazzurri indaga la Digos: nel mirino gli affari, la politica e le strategie del tifo organizzato. E domani sera sempre al Meazza si gioca Inter-Napoli di Coppa Italia.
Una reazione improvvisa ma comunque organizzata, perché era stata ampiamente presa in considerazione. Alle 19.15 di domenica, un’ora e mezza prima dell’inizio del derby, un centinaio di ultras nerazzurri che provenivano dal «Baretto», l’abituale punto di ritrovo, hanno lanciato una pioggia di bottiglie di vetro contro il cordone delle forze dell’ordine che si preparavano ad effettuare dei controlli all’esterno del Meazza. Le stesse forze dell’ordine hanno dapprima cercato di fermare la rappresaglia con il dialogo, ma poi, visto che nulla cambiava, hanno operato cariche di alleggerimento. Con la «conseguenza» d’innescare una seconda risposta degli ultras e di originare lunghi momenti di tensione. Il fatto che poi gli interisti abbiano proseguito il loro cammino secondo programma, entrando nello stadio, attraverso il cancello numero 1, non muta la lettura dello scenario, in quanto agli scontri hanno partecipato almeno settanta tifosi. Tanti. Tantissimi. In mezzo c’erano anche gli ultras «gemellati» di altre squadre, come quelli del Nizza, presenti anche la sera del 26 dicembre 2018, quella delle violenze culminate nella morte di Lele Belardinelli, tifoso del Varese, un gruppo ugualmente «associato» ai nerazzurri.
Le azioni di domenica, in attesa degli sviluppi investigativi, risponderebbero a un’esibizione di forza contro gli odiati sbirri, a un’alzata di testa dopo le pesanti inchieste degli ultimi tempi, a una dimostrazione ai gemellati di possedere ancora «autorità» di piazza e capacità di esercitarla. Tre carabinieri hanno rimediato contusioni alle mani (nulla di grave, prognosi di tre e quattro giorni), mentre proprio un ultra francese di 28 anni è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Storicamente considerata una delle partite più facili nella gestione dell’ordine pubblico, nonostante la massiccia presenza di spettatori, il derby ha dunque registrato una significativa mutazione, totalmente estranea alla sfida medesima così come alla rivalità tra le due tifoserie cittadine. Pur se anche sul fronte milanista qualcosa è successo e andrà analizzato. Una delle ultime forze in organico all’unità cinofila della questura si chiama Ruby, è una Labrador ed è stata addestrata per la ricerca di oggetti «sospetti». In uno dei suoi debutti, sempre nei minuti antecedenti la partita dell’altroieri, Ruby ha scovato un arsenale. Sugli spalti del secondo anello, all’interno di un borsone che aveva precedentemente superato i controlli (ulteriore tema che per forza di cosa andrà sviluppato) riservato ai rossoneri, c’era un borsone, s’ignora appartenente a chi; al suo interno, flash lampeggianti, bombolette di vernice spray, 15 torce, 4 generatori di fumo, 2 manganelli telescopici in metallo, tirapugni e striscioni non autorizzati riportanti frasi in onore di «daspati» e balordi vari che non possono più frequentare il Meazza, magari perché in galera. Il materiale è stato sequestrato e in una fase successiva distrutto su ordine del magite strato di turno. In questo contesto, dobbiamo aggiungere l’ultimo episodio di domenica. Ovvero la scelta di tre interisti, i quali, poco prima delle 20, in via Piccolomini, duranla fase di afflusso degli spettatori, hanno provato a scavalcare la recinzione poiché sprovvisti di biglietti, come succedeva decenni fa quando non esistevano né la volontà né adeguati sistemi di contrasto. La polizia li ha subito fermati e «daspati»: hanno 21, 23 e 36. Finita qui? Sì, per adesso. Domani si gioca di nuovo. Una gara a rischio. L’Inter ha annunciato che sono stati disattivati e saranno rimborsati i biglietti per la sfida di Coppa Italia contro il Napoli. Sono i tagliandi già acquistati dai residenti in Campania. Il provvedimento non riguarderà gli interisti, ugualmente residenti in Campania, in possesso della tessera del tifoso nerazzurra. La decisione era stata adottata già prima degli incidenti del derby.