Corriere della Sera (Milano)

No ai controlli, l’assalto degli ultrà

Derby, dagli interisti pioggia di bottiglie sulle forze dell’ordine: cariche e 3 carabinier­i contusi

- di Andrea Galli e Cesare Giuzzi

Si sono opposti ai controlli all’esterno dello stadio e hanno lanciato una pioggia di bottiglie di vetro contro le forze dell’ordine (tre i carabinier­i rimasti contusi) che hanno risposto con cariche. Tensione e disordini prima del derby di domenica: arrestato un tifoso del Nizza, compagine storicamen­te gemellata con i nerazzurri. Sugli spalti dei milanisti la polizia ha scoperto un «arsenale» all’interno di un borsone che aveva «eluso» i controlli. Sulle violenze dei nerazzurri indaga la Digos: nel mirino gli affari, la politica e le strategie del tifo organizzat­o. E domani sera sempre al Meazza si gioca Inter-Napoli di Coppa Italia.

Una reazione improvvisa ma comunque organizzat­a, perché era stata ampiamente presa in consideraz­ione. Alle 19.15 di domenica, un’ora e mezza prima dell’inizio del derby, un centinaio di ultras nerazzurri che provenivan­o dal «Baretto», l’abituale punto di ritrovo, hanno lanciato una pioggia di bottiglie di vetro contro il cordone delle forze dell’ordine che si preparavan­o ad effettuare dei controlli all’esterno del Meazza. Le stesse forze dell’ordine hanno dapprima cercato di fermare la rappresagl­ia con il dialogo, ma poi, visto che nulla cambiava, hanno operato cariche di alleggerim­ento. Con la «conseguenz­a» d’innescare una seconda risposta degli ultras e di originare lunghi momenti di tensione. Il fatto che poi gli interisti abbiano proseguito il loro cammino secondo programma, entrando nello stadio, attraverso il cancello numero 1, non muta la lettura dello scenario, in quanto agli scontri hanno partecipat­o almeno settanta tifosi. Tanti. Tantissimi. In mezzo c’erano anche gli ultras «gemellati» di altre squadre, come quelli del Nizza, presenti anche la sera del 26 dicembre 2018, quella delle violenze culminate nella morte di Lele Belardinel­li, tifoso del Varese, un gruppo ugualmente «associato» ai nerazzurri.

Le azioni di domenica, in attesa degli sviluppi investigat­ivi, rispondere­bbero a un’esibizione di forza contro gli odiati sbirri, a un’alzata di testa dopo le pesanti inchieste degli ultimi tempi, a una dimostrazi­one ai gemellati di possedere ancora «autorità» di piazza e capacità di esercitarl­a. Tre carabinier­i hanno rimediato contusioni alle mani (nulla di grave, prognosi di tre e quattro giorni), mentre proprio un ultra francese di 28 anni è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Storicamen­te considerat­a una delle partite più facili nella gestione dell’ordine pubblico, nonostante la massiccia presenza di spettatori, il derby ha dunque registrato una significat­iva mutazione, totalmente estranea alla sfida medesima così come alla rivalità tra le due tifoserie cittadine. Pur se anche sul fronte milanista qualcosa è successo e andrà analizzato. Una delle ultime forze in organico all’unità cinofila della questura si chiama Ruby, è una Labrador ed è stata addestrata per la ricerca di oggetti «sospetti». In uno dei suoi debutti, sempre nei minuti antecedent­i la partita dell’altroieri, Ruby ha scovato un arsenale. Sugli spalti del secondo anello, all’interno di un borsone che aveva precedente­mente superato i controlli (ulteriore tema che per forza di cosa andrà sviluppato) riservato ai rossoneri, c’era un borsone, s’ignora appartenen­te a chi; al suo interno, flash lampeggian­ti, bombolette di vernice spray, 15 torce, 4 generatori di fumo, 2 manganelli telescopic­i in metallo, tirapugni e striscioni non autorizzat­i riportanti frasi in onore di «daspati» e balordi vari che non possono più frequentar­e il Meazza, magari perché in galera. Il materiale è stato sequestrat­o e in una fase successiva distrutto su ordine del magite strato di turno. In questo contesto, dobbiamo aggiungere l’ultimo episodio di domenica. Ovvero la scelta di tre interisti, i quali, poco prima delle 20, in via Piccolomin­i, duranla fase di afflusso degli spettatori, hanno provato a scavalcare la recinzione poiché sprovvisti di biglietti, come succedeva decenni fa quando non esistevano né la volontà né adeguati sistemi di contrasto. La polizia li ha subito fermati e «daspati»: hanno 21, 23 e 36. Finita qui? Sì, per adesso. Domani si gioca di nuovo. Una gara a rischio. L’Inter ha annunciato che sono stati disattivat­i e saranno rimborsati i biglietti per la sfida di Coppa Italia contro il Napoli. Sono i tagliandi già acquistati dai residenti in Campania. Il provvedime­nto non riguarderà gli interisti, ugualmente residenti in Campania, in possesso della tessera del tifoso nerazzurra. La decisione era stata adottata già prima degli incidenti del derby.

 ??  ?? Fuori dallo stadio Tifosi in coda prima del derby di domenica. Lunghi momenti di tensione quando un centinaio di ultras interisti ha attaccato le forze dell’ordine, che ha risposto con le cariche
Fuori dallo stadio Tifosi in coda prima del derby di domenica. Lunghi momenti di tensione quando un centinaio di ultras interisti ha attaccato le forze dell’ordine, che ha risposto con le cariche
 ??  ?? Il sequestro L’«arsenale» trovato dalla polizia sugli spalti del Meazza e la Labrador Ruby che l’ha «fiutato» dentro a un borsone
Il sequestro L’«arsenale» trovato dalla polizia sugli spalti del Meazza e la Labrador Ruby che l’ha «fiutato» dentro a un borsone

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