Boom di disdette turistiche Rinviato il Mido, dubbi sul Salone
Turismo, boom di disdette Fiere rinviate e precauzioni «Telelavoro e stop tasse»
Sospesa la fiera degli occhiali Mido, tra le più importanti al mondo. Timori per il Salone del mobile di aprile. Crollo degli affari turistici e boom di disdette. Grandi gruppi che invitano i dipendenti al telelavoro. L’allarme del settore commercio: «Sospendere i pagamenti legati alle prossime scadenze fiscali e contributive ed estendere la cassa integrazione alle piccole e micro imprese coinvolte».
Dipendenti pubblici e privati a casa, in smart working o permesso retribuito. Chiusure aziendali temporanee. Grandi eventi rinviati o a rischio cancellazione. Calo di occupazione e fatturato nel settore alberghiero. A due giorni dal primo caso (lombardo) di contagio da coronavirus nel Paese, si registrano i primi provvedimenti presi da aziende e pubblica amministrazione e le ricadute economiche sui settori più colpiti.
I maggiori contraccolpi si osservano nei comuni del Lodigiano, focolaio italiano del Covid-19. Come nella zona di Codogno, dove cinque supermercati su cinque sono chiusi. «In prima linea ci sono le imprese interessate dalle aree di quarantena, soprattutto piccoli esercizi commerciali, che hanno cessato le loro attività. Una situazione eccezionale che non può reggere se protratta nel tempo», avverte il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli. Per le attività imprenditoriali paralizzate dalla quarantena decisa per isolare i comuni di Codogno, Castiglione d’Adda e Casalpusterlengo, la Confcommercio chiede al Governo di «sospendere i pagamenti legati alle prossime scadenze fiscali e contributive» e di «estendere la cassa integrazione alle piccole e micro imprese coinvolte». Almeno un’azienda cliente della Unilever di Casalpusterlengo, dove lavora il 38enne di Codogno contagiato, ha scelto di chiudere lo stabilimento domani in via precauzionale: è la Sealed Air di Rho. Intanto restano ferme le attività del centro di ricerca della multinazionale.
I settori legati a turismo, ristorazione, accoglienza e trasporti registrano «perdite di fatturato già rilevanti — dice Sangalli —: negli alberghi milanesi in questi giorni osserviamo un calo dell’occupazione fra il 5 e il 10% con una diminuzione del fatturato stimabile nel 15% per il rallentamento della clientela fieristica».
Mentre il Comune di Milano non ipotizza di sospendere i prossimi eventi come le sfilate della Settimana della Moda, la 59esima edizione del Salone del Mobile, di cui si prevedono 30-35mila presenze in meno tra i visitatori asiatici, potrebbe essere rinviata o addirittura annullata, come già successo alla fiera dell’elettronica di Barcellona. Mido, la più importante manifestazione nel settore degli occhiali a livello mondiale, in programma a Milano dal 29 febbraio al 2 marzo, è stata posticipata tra fine maggio e la prima metà di giugno.
Da ieri, grandi gruppi come Eni, Snam, Saipem e Enel stanno contattando i dipendenti che lavorano o risiedono in uno dei comuni interessati da ordinanze pubbliche relative al virus cinese chiedendo loro di rimanere a casa. Per Eni, Snam e Saipem la formula per il congedo che scatta domani potrebbe essere quella dello smart working o del permesso retribuito. Nelle sedi aziendali saranno inoltre rinforzate le procedure di controllo agli accessi. Enel ha già disposto lo smart working «fino a data da destinarsi» per tutti i dipendenti interessati e «in qualsiasi sede nella quale si sia a conoscenza di un contatto diretto avvenuto tra un collega e una persona risultata positiva al virus».
Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto alla Regione di istituire con urgenza un tavolo per condividere gli strumenti ordinari e straordinari più idonei per la gestione dell’emergenza lavorativa, che si aggiunge a quella sanitaria. La Regione ha convocato il tavolo richiesto per domani.
Anche il Comune di Milano — che non ha previsto per ora «la chiusura di nessun ufficio o servizio pubblico», ha spiegato il sindaco Giuseppe Sala ieri in prefettura — ha deciso di sospendere l’attività lavorativa di 14 dipendenti dell’amministrazione che provengono dai comuni dove sussiste un cluster d’infezione. Per loro, ha detto l’assessore al Lavoro Cristina Tajani, a seconda della mansione svolta sarà attivato un canale di smart working. Venticinque, invece, i dipendenti di Atm per ora esonerati dal lavoro.
I commercianti «Sospendere i pagamenti legati alle prossime scadenze fiscali e contributive»