A caccia di stelle Opera, nasce l’osservatorio
Un osservatorio sorgerà nel parco Guareschi: 2 anni di lavori Il super-telescopio è pronto. Sul tetto telecamere «spia»
Nuovo osservatorio astronomico per gli appassionati di stelle. A Opera, all’interno del Parco Guareschi.
L’appuntamento è fra due anni. Quando Marte sarà di nuovo «in opposizione» alla Terra. Ovvero, dalla parte opposta del Sole e nel punto più vicino al nostro Pianeta («solo» 57 milioni di chilometri). È un fenomeno che si verifica all’incirca ogni 26 mesi e permette spettacolari osservazioni. E gli appassionati di astronomia del Milanese potranno assistervi da un nuovo osservatorio astronomico.
La struttura, destinata alla divulgazione scientifica e alla ricerca, nascerà a Opera, all’interno del Parco Guareschi. L’osservatorio, che sarà costruito ex novo, sarà composto da una sala dotata di un telescopio di tre metri di lunghezza e 180 millimetri di diametro. Un apparecchio a lunga focale, con vetri a bassa dispersione. È stato acquistato alcuni anni fa dall’Associazione Astronomica Mirasole, grazie al sostegno di Fondazione Cariplo, del Comune e oggi è utilizzato dagli astrofili per le osservazioni della volta celeste, che si tengono nel cortile dell’abbazia di Mirasole. Quando l’osservatorio sarà pronto — all’incirca fra un paio d’anni — troverà posto lì, in una sala con una copertura mobile, che si aprirà per permettere la visuale sul cielo stellato. Inoltre, sul tetto dell’edificio sarà montata anche una «all-sky camera» che permetterà al Comune di aderire al progetto «Prisma» lanciato dall’Inaf, l’Istituto Nazionale di Astrofisica.
Queste speciali fotocamere
— una cinquantina quelle già montate in tutta Italia — hanno il compito di registrare meteoriti e bolidi che impattano con l’atmosfera. Foto e dati, raccolti e messi in rete, permettono di determinarne le orbite e calcolare, con buona approssimazione, dove cadranno i frammenti di questi «bolidi», per poterli recuperare e studiare. È stato grazie a una di queste fotocamere che, qualche settimana fa, nel Modenese sono stati trovati dei frammenti di un asteroide caduto a Capodanno.
«In questi anni, grazie alle iniziative di Astromirasole, l’interesse verso l’astronomia è cresciuto molto nel nostro territorio. A una serata di osservazione del fenomeno della Luna Rossa c’erano duemila persone e incontri e conferenze sono sempre molto frequentati — spiega il sindaco Antonino Nucera —. Da qui la nostra decisione di realizzare un centro destinato alla scienza, ma anche un’occasione per fare aggregazione nel Parco:
l’osservatorio sarà dotato, infatti, anche di un bar-ristoro che sarà aperto tutto il giorno, per gli utenti del giardino pubblico».
Per la costruzione dell’edificio che ospiterà il nuovo osservatorio, il Comune ha stanziato a bilancio 400 mila euro. Dopo l’approvazione, a marzo, arriverà il bando per l’assegnazione dei lavori.
L’associazione Astomirasole è nata 10 anni fa a Opera. Oggi conta circa 200 soci e ha sede all’abbazia. «Sognavamo da anni la possibilità di dotarci di un osservatorio — racconta il vicepresidente Vincenzo Rizza —. Il Parco è una zona in cui l’inquinamento luminoso è contenuto. E con un osservatorio permanente, oltre a fare divulgazione potremo fare ricerca: da una parte sui meteoriti e dall’altra su Marte. L’opposizione è un fenomeno che si ripete ciclicamente e ce ne sarà una anche quest’anno, a ottobre. Noi saremo pronti con l’osservatorio per la successiva, fra due anni. E potremo replicare le ricerche sul Pianeta Rosso che Schiaparelli faceva dai cieli di Brera alla fine del secolo scorso».