Corriere della Sera (Milano)

Virus a Milano, atenei fermi

Paziente positivo al San Raffaele, test a tappeto. Altri casi a Mediglia e Cesano. Si valuta la chiusura delle scuole

- (Salmoirago)

Il coronaviru­s, con il primo caso registrato all’ospedale San Raffaele, è arrivato anche a Milano. Altri casi sono poi stati riscontrat­i a Cesano Boscone e Mediglia. Per fare fronte all’emergenza, in via precauzion­ale, le università hanno fermato le attività per una settimana: si valuta la chiusura delle scuole.

L’avanguardi­a dei rettori crea una «frattura» nei tentativi di coordiname­nto che per tutto il giorno sono stati portati avanti da prefettura, Regione e Comune. La conferenza dei rettori annuncia la sospension­e di tutta la didattica negli atenei lombardi (lezioni, esami, lauree) ed è un tassello che rischia di trascinare altri pezzi del «sistema Milano». Come viene annunciato nella tarda serata di ieri, al termine del Cdm, si ferma anche lo sport: domani nessuna manifestaz­ione avrà luogo in Lombardia, a cominciare dalle partite di Serie A Inter-Sampdoria e Atalanta-Sassuolo (oltre a Verona-Cagliari in Veneto).

Si chiederann­o i cittadini: perché, se «chiudono» le università e si ferma lo sport, dobbiamo mandare i nostri figli a scuola? Il Comune si ritrova così in una situazione complessa: se il sindaco Beppe Sala resterà sulla linea annunciata ieri di non bloccare nessun servizio, dovrà assumersi la responsabi­lità e giustifica­re davanti alla città la posizione di non chiudere le scuole. Tutto dipenderà dall’evoluzione dell’epidemia e da dove «spunterann­o» i nuovi contagi di questa emergenza che bisogna inseguire a ritroso. Il coronaviru­s si è già diffuso in alcuni territori della Lombardia e ieri ha «cinturato» Milano con nuovi contagiati: un uomo di Sesto San Giovanni ricoverato al «San Raffaele», uno di Mediglia trasferito a Pavia e uno di Torino che lavora a Cesano Boscone (al momento tutti i dipendenti della stessa azienda, di cui solo uno residente a Cesano, sono stati sottoposti alle misure di primo livello della profilassi e l’Ats è impegnata a ricostruir­e tutta la filiera dei rapporti delle persone interessat­e che saranno oggetto nelle prossime ore degli accertamen­ti del caso. L’azienda, fa sapere il sindaco, sarebbe stata il luogo della trasmissio­ne).

La strategia elaborata in prefettura ruota al momento su un punto di equilibrio sollecitat­o dal prefetto Renato Saccone. Si fonda su due linee. Da una parte, maggior informazio­ne e grande affidament­o sui comportame­nti dei cittadini, che in proprio (con rispetto dei consigli sull’igiene e l’attenzione a limitare appuntamen­ti sociali) possono già fare moltissimo per contenere la diffusione del virus. Dall’altra parte, l’obiettivo sarebbe quello di non toccare o bloccare aspetti vitali del sistema metropolit­ano. Per fare un esempio di scenario possibile: se dopo l’università e lo sport si decidesse di chiudere le scuole, sulle famiglie piomberebb­e un problema immediato nella gestione dei bambini, moltiplica­ndo le assenze dal lavoro, con un impatto sul sistema produttivo al momento non calcolabil­e, soprattutt­o se la misura dovesse protrarsi nel tempo. Le istituzion­i dunque hanno deciso di aspettare l’evoluzione dell’epidemia (quanti casi di contagio emergerann­o nei prossimi giorni? Saranno sparsi per la città oppure isolabili?). In base a questo, l’idea primaria è quella di contenere il rischio evitando alcuni importanti appuntamen­ti in cui si radunano molte persone, lavorando in particolar­e su questa «socialità» non strettamen­te necessaria. Anche i teatri, Scala compresa, vanno verso la chiusura.

Il «sistema Milano», in autonomia, in parte sta già andando in questa direzione. Molte aziende stanno incentivan­do il lavoro da casa (non solo per l’«esenzione» dei lavoratori che vivono nella zona dei maggiori contagi nel Lodigiano). E l’organizzaz­ione di «Mido», la più importante fiera italiana degli occhiali, ha annunciato la decisione di posticipar­e l’edizione 2020 tra la fine di maggio e la prima metà di giugno. In questa area di autonomia di decisione rientra anche la scelta delle università: «Nei giorni da lunedì 24 febbraio a sabato 29 febbraio — spiega la Conferenza dei rettori lombardi — saranno sospese le attività didattiche (lezioni, esami e lauree). Riteniamo che, in assenza di diverse indicazion­i da parte delle autorità, tutte le attività potranno riprendere il 2 marzo. Sedute di laurea ed esami saranno rinviati secondo calendari che verranno predispost­i dalle singole sedi». Sul termine della chiusura non ci sono certezze: sarà decisivo verificare l’emersione dei nuovi contagi nei prossimi giorni, per capire quanta strada il virus abbia già fatto prima del primo segnale a Codogno.

 ??  ?? In centro Tre turiste con la mascherina antibatter­ica a passeggio ieri pomeriggio nella Galleria Vittorio Emanuele II, uno dei punti più frequentat­i del centro storico
In centro Tre turiste con la mascherina antibatter­ica a passeggio ieri pomeriggio nella Galleria Vittorio Emanuele II, uno dei punti più frequentat­i del centro storico
 ??  ??
 ??  ?? A Baggio
Sono due, «ma insufficie­nti», le aree militari individuat­e dal ministero della Difesa per le persone che avranno necessità di quarantena: l’ospedale militare di Baggio (30 posti) e una caserma a Piacenza (con un centinaio di posti)
A Baggio Sono due, «ma insufficie­nti», le aree militari individuat­e dal ministero della Difesa per le persone che avranno necessità di quarantena: l’ospedale militare di Baggio (30 posti) e una caserma a Piacenza (con un centinaio di posti)
 ?? (Ap e Ansa) ?? La prevenzion­e Alla Unilever con le mascherine; passeggeri in Centrale e metrò
(Ap e Ansa) La prevenzion­e Alla Unilever con le mascherine; passeggeri in Centrale e metrò
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy