«In paese non usciamo di casa Ma nessuno controlla chi arriva»
Tre persone contagiate, assalto alle farmacie. E c’è chi usa l’ironia contro la paura
CREMONA A Sesto Cremonese la notizia è arrivata nel cuore della notte attraverso un post pubblicato dal sindaco Francesca Maria Vicardi. La prima contagiata dal coronavirus in provincia di Cremona è una donna di 38 anni che lavora come impiega alla Midac, azienda di Cremona che produce batterie. Avrebbe contratto il virus da un medico di Codogno, focolaio dell’epidemia. In mattinata, è stata diffusa la notizia di un secondo contagio, stavolta a Pizzighettone: si tratta di un operaio. E a metà pomeriggio è arrivata la conferma del terzo caso di contagio: un pensionato di Soresina, da qualche giorno ricoverato all’ospedale di Crema.
Nei paesi si è scatenato il panico. Dieci chilometri separano Sesto Cremonese dalla città murata di Pizzighettone, che dista poco più di tre chilometri da Maleo. Ed è psicosi anche a Cremona, dove finora non c’è stato alcun caso di contagio. Le scuole resteranno chiuse almeno per 14 giorni, tutte le manifestazioni sportive, gli eventi e gli spettacoli, anche la festa per il Carnevale, e il mercato degli ambulanti sono stati sospesi. A Sesto Cremonese allarga le braccia Francesca Dizioli, farmacista del paese: «Sin dall’apertura avevo persone in coda. La gente ha paura. Tutti erano alla ricerca di amuchina, delle mascherine e degli immunostimolanti. L’amuchina è finita nel giro di un’ora e mezza. Le mascherine sono terminate, mi arriverà un carico la settimana prossima». Giovanni Mazzoni, 59 anni, passeggia in un paese deserto: «Sto andando a prendere il pane. È tutta mattina che giro con la mascherina e ho comprato il gel per le mani. So che bisogna stare attenti, l’ordine del sindaco è di stare in casa, ma io, finora, non ho mai avuto niente, fisicamente sto bene». Alla fermata del bus è stato affisso un avviso dell’Agenzia di trasporti Tpl. Il direttore Claudio Cerili ha disposto «con decorrenza immediata la sospensione temporanea della effettuazione di tutte le fermate del servizio di trasporto pubblico locale ricadenti nei territori dei seguenti comuni: Codogno, Casalpusterlengo, Maleo, Sesto
Cremonese ed Uniti (compresi quindi Casanova, baracchino, Luignano e Cortetano). Al «Ciuciubar» il titolare Roberto Spirotti esorcizza la paura: anziché la mascherina sulla bocca, lui si è messo una maschera di Carnevale sugli occhi. È l’ora dell’aperitivo e c’è voglia di scherzare: «Ha sbagliato bar, non siamo molto preoccupati».
A Pizzighettone, qualche automobilista guida con la mascherina, molti cittadini si sono chiusi in casa già da venerdì scorso. Massimo Perotti ha 40 anni, da 18 è titolare di del «Master’s», un bar con gelateria. Ieri mattina era convinto di aprire e chiudere subito per mancanza di clienti. E invece no: «Clienti di Pizzighettone se ne sono visti pochissimi. Il problema è che qui arrivano persone di Codogno e Maleo. La gente è così. Non siamo un paese come la Cina, ma le ordinanze dovevano essere più incisive».