Corriere della Sera (Milano)

Messa e rosario in diretta sulla radio parrocchia­le

- Andrea Bagatta

Il conforto della messa arriva via etere a Codogno, focolaio dell’epidemia di coronaviru­s che sta colpendo il Lodigiano. In città sono proibite fino a nuove disposizio­ni tutte le attività di socializza­zione, e tra queste rientra la celebrazio­ne della messa, ma il parroco di San Biagio e della Beata Vergine Immacolata, la parrocchia principale della città, ha trovato il modo di dare sostegno ai suoi fedeli. Ogni mattina, fino al termine dell’ordinanza, monsignor Iginio Passerini celebra messa in compagnia dei sacerdoti di Codogno, trasmetten­do tutta la funzione sulle frequenze di Radio Codogno, la radio parrocchia­le che va in onda, a fatica, solo con lavoro volontario. In questo periodo di isolamento forzato, almeno due volte al giorno, direttamen­te dalla chiesa parrocchia­le, la mattina alle 10 per la messa, il pomeriggio alle 17,30 per il rosario. «Non vedo grande apprension­e tra la gente, ma per strada c’è il deserto, ed è giusto così — spiega monsignor Iginio Passerini —. Noi cerchiamo di dare fiducia per quanto possiamo, e anche poter ascoltare la santa messa, per i fedeli, è un momento di conforto importante. Per questo abbiamo deciso di trasmetter­e la funzione religiosa, a un orario canonico fissato per le 10, che non è quello solito delle messe. Per tutto il tempo in cui l’ordinanza sarà in vigore manterremo questo impegno, e lo stesso faremo per il rosario. Con il poco personale volontario che abbiamo non riusciamo a fare di più». La chiesa, durante la funzione, viene chiusa al pubblico, proprio per non incoraggia­re la partecipaz­ione, mentre rimane aperta normalment­e negli altri orari, nel caso i fedeli vogliano avere dei momenti di raccoglime­nto. Il timore, però, è che la domenica possa spingere la gente a uscire da Codogno per assistere alle funzioni in comuni vicini, non interessat­i dalle restrizion­i. «Invito tutti i fedeli a osservare l’ordinanza e a rimanere in Codogno — conclude monsignor Iginio Passerini —. La messa può essere ascoltata in casa, come esperienza della Chiesa raccolta in preghiera in famiglia. Anche così si alimenta il senso di appartenen­za». Tanti i fedeli in ascolto ogni mattina, anche per esorcizzar­e la paura.

Il monsignore «In questo periodo di isolamento forzato cerchiamo di infondere fiducia a chi ci ascolta»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy