La nuova vita del Menotti Un’altra sala e una caffetteria grazie all’aiuto di un privato
Lo storico teatro salvato grazie al crowdfunding e all’intervento di un privato sarà presto ristrutturato Nel progetto un’altra sala e anche una caffetteria
«Il Teatro è salvo e da qui possiamo ripartire». Emilio Russo, direttore artistico del Menotti, che per la ristrutturazione dello stabile che lo ospita ha rischiato di essere trasformato in un garage, comunica con gioia la notizia. Dopo due anni di incertezze la questione è finalmente risolta: per i prossimi 16 anni lo spazio avrà garantita la continuità artistica e gestionale grazie all’intervento di un privato, l’architetto milanese Filippo Perego. «I prossimi mesi saranno destinanti alla progettazione del restyling — racconta Russo — il nuovo foyer sarà adibito a installazioni e mostre, la prima è dedicata al compleanno della compagnia Cooperativa Tieffe Teatro che qui ha la sua sede. Infine dalla prossima stagione avremo una seconda sala polifunzionale di un centinaio di posti per spettacoli e showcase, e ci sarà anche una caffetteria». Un impegno importante da un punto di vista economico a carico della compagnia teatrale: «la proprietà ha acquistato lo spazio per 1 milione 580 mila euro, e ci ha concesso un affitto agevolato per tutta la durata della nostra permanenza. Le spese di ristrutturazione del foyer, in accordo con la nuova proprietà, sono a nostro carico, come i 300 mq. della nuova sala, ovvero gli spazi dei nostri attuali uffici. Per sostenere i costi, tra 300 e 450 mila euro, utilizzeremo i soldi provenienti dal crowdfunding che avevamo attivato con la campagna “Salviamo il teatro Menotti”, possiamo contare inoltre sul sostegno di sponsor e risorse proprie».
Questo dunque il risultato di due anni di trattative e atti di solidarietà che hanno coinvolto il Comune, la Regione, Fondazione Cariplo e tanti cittadini. Dunque anche se la stagione è momentaneamente sospesa per l’emergenza Coronavirus, i motivi per festeggiare in via Ciro Menotti non mancano.
Con una stagione dedicata alla compagnia di casa, oltre a spettacoli e incontri, in cantiere anche un libro che ne illustra la storia, una pagina della nostra città. La compagnia nacque nel 1969 con il nome Cooperativa Compagnia Stabile del Teatro Filodrammatici costituita da ex allievi dell’Accademia al fine di gestire l’omonimo teatro. Negli ultimi 8 anni la direzione è stata di Emilio Russo. In seguito all’abbandono del Teatro Filodrammatici, la compagnia ha cambiato nome in TieffeTeatro Milano. Dal 2010 la sua nuova sede è in via Menotti, negli spazi dell’ex Teatro dell’Elfo. Il resto è cronaca.
Infine dalla direzione del teatro, qualche notizia sul nuovo illustre proprietario. «Si tratta del conte Filippo Perego di Cremnago, architetto milanese di fama internazionale che nella sua carriera ha curato e arredato magioni prestigiose, dalla villa di Gianni Agnelli a Saint Tropez a Palazzo Grazioli a Roma. Recentemente ha donato la sua ottocentesca dimora in Lomellina — Cascina Perego — al Fai. È imparentato con il regista Luchino Visconti, e tra gli inquilini celebri dei suoi palazzi in città ci sono stati Giorgio Strehler e Valentina Cortese. Il teatro è una delle sue passioni e quando è venuto a sapere della nostra situazione si è fatto subito avanti». Applausi.
Il conte mecenate
Ad acquistare lo spazio l’architetto Filippo Perego imparentato con Visconti