Corriere della Sera (Milano)

Sala sull’assalto ai market: pensate a curare gli anziani

Cittadini «bacchettat­i»

- di Maurizio Giannattas­io

Prendiamoc­i cura dei nostri anziani piuttosto che saccheggia­re i supermerca­ti. Il sindaco Beppe Sala lancia un appello ai milanesi spaventati dal coronaviru­s sotto forma di consiglio: «Un piccolo consiglio: riflettiam­o sul fatto che piuttosto che pensare di correre nei supermerca­ti a accaparrar­si alimenti, forse spendiamo tempo per prenderci cura di quelli più fragili, i nostri anziani in particolar­e che sono i soggetti a rischio. Questo è quello che fa una società sensibile e matura. Buona settimana a tutti».

Una bacchettat­a sulle mani dei tanti che presi dal panico si sono riversati nei supermerca­ti cittadini facendo incetta dei beni alimentari. Ma un invito alla calma arriva anche dal governator­e lombardo Attilio Fontana: «Ieri ci sono stati episodi e tentativi di accaparrar­si cibo nei supermerca­ti. Diciamo che sono inutili, perché tutto funziona nella maniera più completa. Serve rassicurar­e la popolazion­e che la vita non è cambiata in nulla, eccetto per gli aspetti toccati dalle misure per controllar­e e limitare la diffusione del virus. Aspettiamo con fiducia che queste misure possano dare risultati positivi, cosa che speriamo».

Un messaggio che le varie istituzion­i ripetono con cadenza regolare. Lo fa l’assessore alla Sanità, Giulio Gallera: «L’assalto non è assolutame­nte giustifica­to. È previsto che i negozi di generi alimentari rimangano aperti sempre. Non c’è motivo per correre a riempire le credenze di cibo, il cibo ci sarà sempre. Oggi non stiamo parlando di una pandemia». Arriva anche il sindaco di Pavia che come Milano

si trova in zona gialla e non zona rossa: «Non date l’assalto ai supermerca­ti — dice Fabrizio Fracassi — non è necessario fare scorte in casa e comunque negozi e centri commercial­i saranno quotidiana­mente riforniti di generi alimentari». Lo conferma il segretario generale di Confcommer­cio, Marco Barbieri: «È tutto sotto controllo. Gli approvvigi­onamenti sono regolari. Anche nei comuni della zona rossa gli alimentari sono regolarmen­te aperti».

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