La fuga da movida e metrò
Passeggeri Atm giù del 40%. Coprifuoco a singhiozzo tra strade vuote e locali che resistono. Chiude Chinatown
La città che si sveglia sotto la cappa del «Covid-19» si scopre svuotata. La «vetrina» del centro non ricorda così pochi passanti neanche a Ferragosto. Anche se le mascherine sono andate a ruba, in strada non se ne incrociano tante. Spicca più il vuoto sui mezzi pubblici, e non solo per la chiusura per decreto delle scuole. Sei viaggiatori su dieci di Trenord hanno disertato i vagoni. Non va meglio sulla rete Atm che registrerebbe un calo del 40 per cento dei passeggeri, facilmente fotografabile sui treni del metrò. Ridotta l’affluenza anche negli uffici comunali (30 per cento in meno in via Larga).
A Chinatown chiudono intanto le attività dei cinesi, in ginocchio davanti all’emergenza, e il primo giorno di coprifuoco per pub e discoteche, chiusi a partire dalle 18, fila via «a singhiozzo» tra il malumore degli esercenti e qualcuno che resiste.
La settimana sotto assedio da coronavirus inizia con quattro decessi in Lombardia. Le nuove vittime, tutte con quadri clinici già critici, sono un uomo di 84 anni di Villa di Serio, nella Bergamasca, mentre gli altri tre sono tutti residenti della «zona rossa» del Lodigiano: un 88enne di Codogno e due residenti di Castiglione d’Adda (un uomo di 80 anni e un altro di 62). Progredisce anche il numero di contagiati, ormai oltre i 170.
La conta si aggiorna anche a Milano con un nuovo caso. È una donna che lavora a Lodi.
Si aggiunge al dermatologo del Policlinico (che sta bene ma resta ricoverato) e a un cittadino di Mediglia. Resta in sospeso il 78enne di Sesto San Giovanni, ricoverato al San Raffaele: il suo primo test «era debolmente positivo» mentre il secondo ha dato risultato negativo. «Stiamo cercando di capire se ha superato il coronavirus o se c’è stato un errore», spiega l’assessore regionale alla Sanità, Giulio Gallera.
La città che si sveglia sotto la cappa del «Covid-19» si scopre (semi) svuotata. La «vetrina» del centro non ricorda così pochi passanti neanche a Ferragosto. Anche se le mascherine sono andate a ruba, in strada non se ne incrociano poi tante. Spicca più il vuoto sui mezzi pubblici, e non solo per la chiusura per decreto delle scuole. Sei viaggiatori su dieci di Trenord hanno disertato i vagoni, suggerendo all’azienda una rimodulazione del servizio: riduzioni delle corse su alcune linee; soppresse temporaneamente la S2 Rogoredo-Passante-Maria
no Comense e la S12 Melegnano-Bovisa; sospesa dalle 9 alle 22 la S3 Saronno-Bovisa-Cadorna.
Non va meglio sulla rete Atm che registrerebbe un calo del 40 per cento dei passeggeri, facilmente fotografabile sui treni del metrò. Ridotta l’affluenza anche negli uffici comunali (30 per cento in meno nel salone dell’anagrafe di via Larga). Senza contare che le operazioni per «sanificare» la stazione ferroviaria di Casalpusterlengo, in piena «zona rossa», ha paralizzato i binari della Milano-Bologna.
È in questo quadro che ieri il consiglio comunale s’è riunito, rigorosamente «a porte chiuse». Il vicesindaco Anna Scavuzzo ha illustrato all’aula i provvedimenti con cui Palazzo Marino ha tradotto le disposizioni regionali e nazionali. Servizi comunali aperti, pur nell’ottica di «ridurre le occasioni di assembramento». Non è abbastanza per le opposizioni, che hanno chiesto in coro la distribuzione in massa di mascherine e disinfettante, oltre alla sospensione di Area B e Area C «per ridurre i passeggeri sui mezzi pubblici, diminuendo conseguentemente i rischi di contagio», spiega ad esempio Andrea Mascaretti (FdI). Attacca il sindaco Sala («Gestione imbarazzante») e chiede lo stop alle tasse locali per le imprese la Lega, che nel frattempo s’è riunita al Pirellone, con il governatore Fontana e Matteo Salvini, per una piattaforma di proposte a sostegno del tessuto economico.
«Sulle tasse comunali non possiamo promettere nulla ma stiamo facendo alcune valutazioni», è l’apertura del vicesindaco e dell’assessore al Bilancio, Roberto Tasca, che rimandano però al livello nazionale per misure di aiuto a lavoratori e aziende più efficaci.
La quota di viaggiatori scesa anche del 60% Area B, il centrodestra chiede la disattivazione