Ai domiciliari ha il permesso di fare la spesa
Il detenuto
C’è sempre, anche nella cattive sorti che sembrano tutti livellare, qualcuno che per bizzoso caso finisce per essere un tartassato più tartassato degli altri. E probabilmente il 32enne J.B. si candida al primato nella sua attuale curiosa condizione di doppiamente agli arresti domiciliari: quelli veri, in quanto indagato in custodia cautelare in una casa di Codogno, e quelli di fatto, perché non può spostarsi a Cremona a causa della «zona rossa». Nell’ottobre 2019 questo geometra argentino incensurato era stato arrestato con l’accusa di detenere 400 grammi di droga (ketamina) e posto agli arresti domiciliari su richiesta del pm di turno Paolo Storari. All’inizio trova posto a casa dell’ex fidanzata a Milano, da cui però il titolare lo sloggia. Ripara allora nell’alloggio di un amico a Codogno. E due settimane fa trova una sistemazione migliore a Cremona. Ma, al momento di essere trasferito da un luogo all’altro degli arresti domiciliari, questo trasferimento non si riesce più a fare perché intanto con l’emergenza del virus Covid19 è scattato il blocco degli ingressi e delle uscite dalla «zona rossa» di Codogno. Solo che l’argentino si ritrova da solo in casa, e con tutti gli obblighi dei domiciliari a pena di evasione: così ieri la giudice Ilaria Simi de Burgis, al quale l’avvocato Corrado Limentani fa presente la situazione, gli concede un permesso di due ore al giorno per andare a fare la spesa.