ERRORI E RAFFICHE DI VENTO AFFOSSANO L’IMPIANTO INDOOR
Abbiamo avviato lo streaming del nostro archivio storico dei Film a fine anno e, in questa settimana di emergenza sanitaria, siamo passati da 300 a 18.979 iscritti, con visite quotidiane di oltre 60.000 persone. Un successo clamoroso per una piattaforma che propone materiali d’archivio di 100 anni fa muti.
Il lavoro di rilascio di questi materiali è un modo per garantire l’accesso a un valore storico di grandissima portata e va di pari passo al lavoro che facciamo sui libri e le fotografie conservati presso i nostri archivi. In Italia non esiste un archivio film di rilevanza storica paragonabile al nostro. Competiamo con Londra, Parigi, Mosca o il MoMa di New York, ma se dobbiamo sviluppare una piattaforma di utilizzo pubblico gratuito dobbiamo muoverci con le nostre risorse private, che sono limitate. Oggi dobbiamo allargare le memorie e cambiare server rapidamente e lo faremo subito, ma il risultato più importante che la Cineteca di Milano raccoglie è che, dopo tanti anni di attività, il cinema, anche quello più lontano nel tempo, quello muto con le
Caro Schiavi, questa è una storia brutta da raccontare e purtroppo è anche una vergogna. Mercoledì scorso, con un forte vento su Milano, l’impianto indoor del campo XXV Aprile ha letteralmente perso i pezzi. Si tratta di un impianto ristrutturato, ultimato ma non consegnato all’attività sportiva, con una controversia legale in atto con l’azienda che lo ha costruito. Si può dire che è l’ultimo capitolo di una situazione si trascina da anni e non vede sicure vie di uscita. Un po’ di storia: l’impianto indoor fa parte di un percorso iniziato nel 2011 che ha visto in Milano Sport e in Coni Servizi i principali protagonisti. Coni Servizi ha espresso il progettista dell’opera e direttore dei lavori, Milano Sport il resto. Gli errori commessi sono stati tanti. Andiamo con ordine: la struttura/contenitore dell’indoor è completamente inadeguata (e già lo segnalammo). È assurdo prevedere una sala muscolazione al primo piano (dimostra la più completa ignoranza delle norme basilari e delle esigenze del nostro sport). Poi: stavano per dimenticare, in fase di posa del manto, le cassette di lungo, triplo e asta, i corpi illuminanti a ridosso del salto con l’asta; erano state dimenticate le protezioni imbottite alla fine del rettilineo di sprint e ostacoli; erano previste travi di cemento armato sotto la sabbia del didascalie, è orfano di diritti, per cui più libero di circolare. È diventato un vaccino indispensabile per alzarci alla mattina e sorridere al mondo.
Milano-Piacenza
Treno Milano-Piacenza da lungo. A mia precisa domanda su come potevamo spostare i sacconi dell’asta, il progettista mi rispondeva: a mano (ignorando l’esistenza dei verricelli elettrici). Gli errori sono stati infiniti: i gradini della tribuna fuori norma, la casa del custode/segreteria non utilizzabile perche non erano stati collegati gli scarichi… È triste pensare che opere pubbliche (realizzate con i soldi di tutti noi) necessarie per fare sport (ed essere con società e allenatori una grande agenzia educativa e sociale) vengano trattate così. Infine il vento che ha danneggiato la struttura è stato la ciliegina sulla torta…
Caro Mauri, chissà perché gli sport olimpici li abbiamo sempre maltrattati. Milano non brilla per attenzione e impianti, nonostante la passione dei suoi atleti. L’Arena è messa male, il Giuriati sconta un lungo disinteresse, l’Idroscalo, unico bacino omologato per gare di livello internazionale, dopo una miracolosa ripresa è di nuovo nella bagarre. Lei scrive amareggiato, da presidente Fidal Lombardia, a nuora perché suocera intenda. Il Comune batta un colpo, allora: in quanto tempo si potrà riavviare l’impianto indoor a fianco della mitica pista appena sotto il Monte Stella?
Diffidenza in carrozza
Lambrate. All’atto di prendere posto, i passeggeri si accorgono che è seduta sola soletta una ragazza con la mascherina. Passano oltre e si siedono dove sono già sedute altre persone, in modo che gli otto sedili di una medesima riga sono pieni zeppi, mentre di quelli in cui è seduta la mascherino-portatrice ne rimangono vuoti sette. Che conclusione si può trarre? Meglio evitare la ragazza. Ecco a cosa può portare l’atmosfera di allerta sanitaria e di odiosa diffidenza che viviamo.
Parco Solari
Tutti i giorni, soprattutto verso la fine della mattina, al parco Solari accade un evento che siamo in molti ad apprezzare moltissimo: un signore, non più giovanissimo, ci allieta con la sua bella voce e la sua chitarra, cantando le più belle canzoni che ci hanno accompagnato nella nostra vita. Vorrei ringraziare questo signore per la grande gioia che tutti i giorni ci regala.
Un regalo in musica