Corriere della Sera (Milano)

Musei, riapre Palazzo Reale Rinvio per Brera e il Cenacolo

Dalle collezioni civiche a Gallerie d’Italia e Poldi Pezzoli: l’arte restituita ai (pochi) turisti. «Niente laboratori» Alle mostre turni da 10 visitatori. Zanni: segnali positivi

- di Francesca Bonazzoli

Dalle collezioni civiche al Museo della Scienza e della Tecnologia, nei musei riaperti i turisti latitano. Le nuove misure previste da governo e Regione hanno imposto una riorganizz­azione: mostre con turni da dieci visitatori per evitare assembrame­nti e rispetto della distanza di un metro tra le persone. Ma le aperture sono in ordine sparso (Duomo, Palazzo Reale, Fondazione Prada e Poldi Pezzoli), mentre Cenacolo e Pinacoteca restano chiusi.

La pioggia battente di certo non aiuta. Nel giorno in cui il Duomo riapre e così i musei — con ingressi contingent­ati e il rispetto della distanza di almeno un metro tra i visitatori, come stabilito dal decreto del governo — davanti ad una deserta piazza del Duomo oltre 30 taxi aspettano clienti e turisti che non si fanno vedere. A metà pomeriggio i più fortunati hanno fatto otto corse in tutto. Quella di ieri era una prova tecnica di ripartenza. Perché il lunedì i musei sono chiusi. E così, tranne poche eccezioni (la mostra su Georges de La Tour a Palazzo Reale e alcuni privati come la Fondazione Prada e il Museo Poldi Pezzoli) milanesi e turisti hanno dovuto fare a meno dell’arte custodita in città. Da oggi riaprono, con il consueto orario, il Castello sforzesco, il Museo del Novecento, la Gam, l’Archeologi­co, il Museo di Storia naturale, del Risorgimen­to, del Costume, la Casa Boschi Di Stefano, quella della Memoria, l’Acquario: tutti i musei civici tranne il Planetario e lo studio Francesco Messina, perché in allestimen­to. Via libera anche per le altre mostre di Palazzo Reale, quella in corso sulla collezione Thannhause­r, e da giovedì, come previsto, «L’antico Egitto è a Milano». Porte aperte anche al Museo della Scienza e tecnologia con le nuove sale dedicate a Leonardo da Vinci; al Mudec e in quasi tutte le altre istituzion­i private come le Gallerie d’Italia o, regolarmen­te da giovedì, l’Hangar Pirelli Bicocca, dove però sono sospese le attività con i bambini e le visite guidate ai gruppi.

Nelle sei stanze che accolgono l’esposizion­e dedicata a George de La Tour ieri erano entrati, a un’ora dall’apertura, undici visitatori. «È arrivato anche un gruppo di dieci persone: sono potute entrare tutte insieme», spiega Leonardo Bossi, che controlla gli ingressi. «Ne facciamo entrare dieci alla volta e i ragazzi all’interno vigilano che mantengano la giusta distanza durante la visita». L’assessore alla Cultura Filippo Del Corno si dice «fiducioso» nella collaboraz­ione del pubblico: «Abbiamo un corpo di custodia eccellente che saprà illustrare e far rispettare le regole che prescrivon­o una distanza di cortesia di almeno un metro sia in biglietter­ia che durante la visita, e di evitare assembrame­nti tenendo conto delle dimensioni delle sale. In particolar­e per le mostre di Palazzo Reale consigliam­o vivamente la prenotazio­ne», spiega.

Gli ingressi ieri al Poldi Pezzoli si sono fermati a quota 41. «Contrariam­ente alla grande affluenza che registriam­o di solito nei lunedì, ieri il flusso di visitatori si è fermato a 41 persone, fra cui studenti e anziani che hanno sfidato il coronaviru­s e la pioggia battente. Direi che tutto sommato è stato un bel segnale — racconta la direttrice Annalisa Zanni —. La scorsa settimana abbiamo lavorato per sanificare gli ambienti con i nostri custodi. Abbiamo applicato in modo rigoroso quanto è stato indicato dalle autorità sanitarie».

Per altri musei l’operazione di riapertura sarà più complessa. Il Cenacolo rimarrà chiuso anche nei prossimi giorni: c’è il problema della zona di filtraggio delle polveri che costringe i visitatori in un ambiente ristretto. «È il sito senz’altro più difficile perché mantenere il metro di distanza fra i singoli visitatori nella zona filtro non è una questione banale — spiega la direttrice del Polo museale della Lombardia Emanuela Daffra —. Ci stiamo organizzan­do anche con la consulenza di medici per garantire tutti i parametri di sicurezza al personale e ai visitatori. Per ora non sappiamo quando riusciremo ad aprire, ma sono ottimista».

Anche la Pinacoteca di Brera, che come il Cenacolo è un museo statale, rimane al momento chiusa al pubblico (oggi riunione direzione-sindacati). Stesso discorso per la Triennale. «È importante che i luoghi della cultura possano riaprire — conclude Del Corno —. Ma la cultura è umanistica e scientific­a. Luoghi di cultura sono anche i laboratori di ricerca e gli ospedali: non si deve creare alcuna contrappos­izione, bensì un’alleanza di cui in questo momento i veri comandanti sono i medici».

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(foto Ansa) La ripresa L'ingresso alle collezioni del Castello Sforzesco (aperte da oggi), la mostra su Georges de La Tour a Palazzo Reale (riaperta ieri) e la biglietter­ia del Duomo per i turisti
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(foto Ansa) In cattedrale Primi turisti ieri mattina in Duomo dopo lo «sblocco» previsto dal decreto
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