ViviMilano, la città sospesa
Domani in edicola
In edicola con il «Corriere», domani troverete un «ViviMilano» non consueto, stampato prima degli ultimi sviluppi dell’emergenza. Il «Vivi» sospenderà poi le pubblicazioni per tre settimane.
«ViviMilano» che uscirà domani con il «Corriere della Sera» non è il solito «ViviMilano». Proprio come la nostra città, che in questi giorni non è la solita città.
Troverete moltissime cose da leggere, a partire dal servizio di copertina, in cui abbiamo creato un tour ideale dei posti più belli da vedere passeggiando per le strade (tenetelo da parte per quando tutto tornerà alla normalità).
Ce li hanno consigliati i tanti amici famosi che negli ultimi diciotto mesi hanno risposto al nostro questionario settimanale: quali sono i vostri luoghi preferiti? Piazze, musei, monumenti, chiese, palazzi, quartieri... Ci sono la tradizione e i nuovi grattacieli, posti stranoti e angoli nascosti. E una classifica (tutta da scoprire) con i dieci più segnalati.
Nel giornale troverete molti altri suggerimenti, ma anche alcune cose da controllare. Di solito siamo noi a farlo per voi, cercando di essere precisi nelle informazioni che vi diamo, ma questa volta vi chiediamo di verificare. Perché quando abbiamo stampato il «Vivi» (qualche giorno prima dell’uscita in edicola) era ancora possibile entrare nei musei, salire sul Duomo, andare al pub o al ristorante la sera, seppur prendendo le giuste precauzioni.
Ma le cose sono cambiate all’improvviso: sabato notte è uscito il nuovo decreto del governo e per noi non è stato più possibile intervenire per aggiornare e correggere quello che avevamo pubblicato. Quindi vi chiediamo solo un po’ di attenzione nel «maneggiare» questo «ViviMilano» speciale, che speriamo vi tenga comunque compagnia.
Poi, dal mercoledì della prossima settimana, ci fermeremo per tre numeri (torneremo in edicola l’8 aprile, se tutto va bene come speriamo).
Perché questa decisione? La missione di «ViviMilano» è quella di esservi utile, settimana dopo settimana, e in questo momento pensiamo di potervi essere utili così. Fermandoci. E dandovi un temporaneo «contrordine»: NON vivete la città.
Cerchiamo, così, di fare la nostra parte, di dare una mano a chi sta lavorando senza risparmiarsi per difendere l’interesse di tutti.
E ci uniamo a loro: restate a casa, evitate gli incontri, fate quello che serve per proteggere voi stessi e le persone più fragili. Cantava Francesco De Gregori: «... questa notte passerà, o la faremo passare».
Sì, noi. Proprio noi, potremo fare la differenza con i nostri comportamenti. In attesa che Milano torni prestissimo alla sua vita, con un entusiasmo e una voglia di partecipazione ancora più grandi. Noi, come sempre, ci saremo.