Aerei, treni, auto: mille verifiche sui viaggiatori Bar sotto la lente
Chi si sposta deve dichiarare per quale motivo lo fa Linate, fermati in cinque. Oggi gli esami si intensificano Da inizio emergenza 2.600 ispezioni anti-affollamento
Gli aeroporti, dove il filtro dei controlli è più stretto, sono già svuotati dalla soppressione di molti voli. E così a Linate, nella prima giornata di Lombardia «chiusa», la Polaria ha verificato le motivazioni dei viaggi di 280 passeggeri in partenza e 155 in arrivo, su rotte nazionali e internazionali. Bloccate in tutto cinque persone (un italiano e due egiziani in partenza, due brasiliani in arrivo). Già dal mattino la polizia ferroviaria ha iniziato a lavorare per gli accertamenti nelle stazioni, dove gli agenti hanno controllato 121 persone, che hanno compilato l’autocertificazione per le ragioni alla base dei viaggi (anche le stazioni erano poco affollate; qualche coda in Centrale per le richieste di informazioni e la scrittura dei documenti). Il tema principale è però quello degli spostamenti su strada, in auto, in entrata e uscita dalla Lombardia, ma anche all’interno della macro «zona rossa».
La prefettura, con polizia e carabinieri, ha previsto una rete (per il momento non particolarmente stretta) di posti di blocco a rotazione nelle arterie in entrata e uscita da Milano. La strategia in questa prima fase è flessibile, sia come luoghi, sia come orari (in modo da coprire comunque buona parte del confine della città), sia come possibile adattamento o revisione nei prossimi giorni, anche in relazione alla responsabilità delle persone, al rispetto delle regole e alla eventuale necessità di imporre filtri più stretti. La polizia stradale ha fermato 41 auto e controllato 45 persone; i carabinieri hanno chiesto conto dei motivi degli spostamenti a 257 automobilisti (raccogliendo 228 autocertificazioni che attestano motivi di lavoro o salute). In tutto sono state dunque controllate poco più di 850 persone in movimento (le violazioni sono state 4, con una denuncia per «inosservanza dei provvedimenti dell’autorità»). Le verifiche andranno avanti e con tutta probabilità già da oggi saranno un po’ più diffuse. Chi viaggia può farlo solo per «comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute e rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza».
L’altro fronte, aperto però da giorni, è quello degli accertamenti sulla gestione di bar, ristoranti e locali, che devono rispettare orari di chiusura e soprattutto le distanze tra clienti seduti ai tavoli per evitare affollamento. Dall’inizio dell’emergenza la Polizia locale ha fatto 2.697 ispezioni, accertando un numero di violazioni abbastanza basso (29).