«Abbellisco i balconi di fiori (e non metto a posto i cassetti) Le mie giornate in quarantena»
«Faccio caramelle di zucchero come nel lontano ’900 e dispongo in ordine alfabetico i vasetti di spezie»
Sono una scribacchina che non uscirebbe mai di casa, in queste settimane posso persino togliere il condizionale. Ma mi dispiace per chi, non abituato, in casa scalpita, per chi deve dividere un bilocale in cinque o sei, per quelli che non vanno d’accordo eppure a ogni millesimo condominiale devono incrociarsi, ci vorrebbe un gatto come parafulmini. E mi dispiace per gli adolescenti e per i genitori di adolescenti, forse non sarà un idillio ( facile dire trasformate in opportunità). E molto mi dispiace per i vecchini, soli con le loro paure.
E per i bambini affamati d’aria e per i genitori e nonni di bambini affamati d’aria. Allora ecco i miei consigli: al super comprate anche vasetti di fiori, mettete una sciarpa ai pargoli e fate un’ora d’aria al giorno sul balcone con loro, lezioni di giardinaggio. Abbellendo i balconi abbellite anche la città. Perché devono essere regni solo di armadietti portascope? Perché le terrazze, che a parole tutti dicono di bramare, sono frequentate solo da ex gerani imbalsamati? Dicono che sono fredde d’inverno e calde d’estate ma ora è primavera e per di più siamo reclusi, perché non metter fuori un tavolino per i compiti all’aperto? O almeno spalancate le finestre, perché i piccoli non ci fanno bolle di sapone a tonnellate? Ci vorrebbe un decreto che ordinasse: da domani tutti i balconi e le terrazze non usati vengano confiscati e ceduti a Vivian Lamarque, lei sì saprà cosa farne. Altri consigli: è vero che da una vita progettiamo di riordinare armadi e cassetti, se pensate ecco è giunto il momento, bene, ma se vi sentite in colpa di non pensarlo come vi capisco! Non bastasse il virus con tutti i suoi annessi dobbiamo pure metterci a riordinare i cassetti? Va bene, per un’oretta può rilassare, ma poi? Meglio per il resto fate finta di essere in vacanza, prima i compiti con i bambini (proprio come d’estate in vacanza), poi tutte le cose vostre preferite, dalla nutella al bricolage ognuno ha le sue. E leggere km di libri e guardare km di film. E se vi viene voglia di fare una passeggiata solitaria in un parco deserto — non si capisce se proibite o no — fatevi prestare un cane dal vicino, con il cane è permesso, farete felici il vicino, voi stessi e soprattutto il cane con passeggiate una via l’altra.
Ora mi chiedono cosa faccio in casa io, allora ecco : nei rettangolini adesivi — lasciati vuoti dai francobolli spediti — disegno finestrelle con anche vasi di fiori e un filo per stendere; moltiplico i germogli dei Falangi e li metto in un mio vivaio di falangetti; faccio
La riflessione «Non bastasse il virus con i suoi annessi dobbiamo pure riordinare i cassetti?»
Il consiglio «Fate finta di essere in vacanza: prima i compiti con i bambini poi le vostre passioni»
caramelle di zucchero come usava nel lontano ’900; metto in ordine alfabetico i vasetti delle spezie (da Aglio a Zenzero) per trovarli prima; sommergo di wapp figlia, nipoti e amici che non ne possono più; correggo le poesie del mio ultimo libro anche se è già stato stampato. E’ più forte di me.