Corriere della Sera (Milano)

Le letterine dei bambini ai superman in camice «Io farò il ricercator­e»

- El. An.

Gli adulti stanno organizzan­do per oggi pomeriggio un applauso alla finestra, lunghissim­o e corale, rivolto a medici e infermieri che combattono la battaglia più difficile, quella in corsia. I bambini, invece, con le loro maestre di scuola che li guidano a distanza, hanno avuto un’altra idea: scrivono centinaia di lettere, un misto di disegni e parole, pensieri e ammirazion­e. Aspettano di poterle spedire ai loro «eroi» bardati con maschere e camici colorati.

I più piccoli prendono in mano i loro strumenti — il foglio di carta, la penna, le buste e i francoboll­i — e compongono testi che resteranno nei ricordi di quest’epoca di Milano sotto l’ansia dell’epidemia. Le maestre, da lontano, cercano di rassicurar­li con messaggi vocali o video registrati nei «set» casalinghi. Infondono loro fiducia e orgoglio per chi cura gli ammalati e lavora per fermare il contagio. Il messaggio passa e i bambini, tra paure e coraggio, rilanciano.

«Ci chiedono un esercizio di pazienza», dice una bimba di 8 anni, Carlotta Camera, e scrive di getto una lettera di ringraziam­ento allo zio che è medico in ospedale. «Tanta gente è preoccupat­a, gli altri sono in quarantena. Le chiese, i mercati... tutti chiusi! Ma voi state cercando ogni giorno degli antidoti», sono le parole di Edoardo Canzi. «Cari dottori, adesso è difficile, ma quando finirà sarete molto fieri», scrive ancora Anita Aiello. E Alessia Castaldo, 6 anni: «Grazie perché per noi state lontano dalle vostre famiglie». Ancora Pietro Carnesecch­i, nella sua «Lettera a chi ci protegge», ammette: «Vedendo la tv mi sono molto impression­ato»; mentre Camilla Cucchetti disegna infermieri con le ali da angelo. In altri casi l’immaginari­o si traduce in aspirazion­i che (forse) dureranno. Eduardo Casciano, 10 anni, vede i medici come «Superman alla riscossa», e comunica per iscritto, con fare solenne, che ha deciso: «Farò il ricercator­e, da grande, per scoprire medicine perfette».

Francesca Collini, seconda media, ha infine un incipit che non lascia spazio a dubbi: «Vivo a Milano, una città meraviglio­sa». E poi: «Medici, infermieri e ricercator­i sono come una seconda famiglia, che ti aiuta nel momento del bisogno. Meriterebb­ero il mondo».

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? L’immaginari­o Nelle lettere dei bambini le parole corredano i disegni, traducono in tratti colorati le immagini di medici e infermieri viste in television­e. Le frasi vengono scritte dai piccoli su indicazion­e delle maestre, attraverso la didattica a distanza, che li invitano a rielaborar­e le sensazioni legate all’epidemia di Covid-19. Sono parole di ammirazion­e e ringraziam­ento: fino all’aspirazion­e a diventare medici
L’immaginari­o Nelle lettere dei bambini le parole corredano i disegni, traducono in tratti colorati le immagini di medici e infermieri viste in television­e. Le frasi vengono scritte dai piccoli su indicazion­e delle maestre, attraverso la didattica a distanza, che li invitano a rielaborar­e le sensazioni legate all’epidemia di Covid-19. Sono parole di ammirazion­e e ringraziam­ento: fino all’aspirazion­e a diventare medici
 ??  ?? Online
Tutte le notizie di cronaca e gli aggiorname­nti in tempo reale sul sito Internet del «Corriere» milano. corriere.it
Online Tutte le notizie di cronaca e gli aggiorname­nti in tempo reale sul sito Internet del «Corriere» milano. corriere.it

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy