La prima linea delle commesse
La profilassi nei supermercati: disinfettanti, guanti e mascherine. I sindacati: più chiusure per sanificare ed evitare stress ai dipendenti. In tilt la spesa online
Non solo mascherine a tutti i dipendenti: servono barriere e aperture alternate alle casse.
Nelle città svuotate e silenziose, sono le sole presenze rimaste costanti, gli unici raggruppamenti visibili. Ma ordinati, dove la fretta lascia spazio al rispetto di una distanza reciproca, con tanto di guanti e mascherina a protezione di se stessi e degli altri, di fronte agli ingressi dei supermercati, ad ogni ora del giorno. Dentro, ad attendere i clienti, i lavoratori che non si fermano nell’Italia messa in quarantena. I grandi gruppi della distribuzione devono garantire la loro sicurezza, oltre a quella degli acquirenti, e gestire l’esplosione della domanda di spesa online, consegnata direttamente a casa.
I dipendenti
Non solo la distribuzione di mascherine, guanti e gel igienizzante. Tra le misure necessarie per la tutela dei lavoratori c’è «l’apertura delle casse in maniera alternata e l’installazione di barriere in plexiglass alle casse», dice Marco Beretta, segretario generale della Filcams Cgil Milano. «Ma non bastano le misure di prevenzione. Occorre sanificare i luoghi di lavoro e questo non può essere fatto solo a magazzino aperto. Chiediamo quindi di ridurre gli orari di apertura, con la chiusura del notturno e le saracinesche abbassate la domenica. Anche per dare ai lavoratori, in un periodo di forte stress, qualche tutela in più». In questo contesto, aggiunge Beretta, «è paradossale che alcune catene stiano facendo promozioni, quando bisognerebbe limitare gli acquisti sia sul canale tradizionale che su quello online all’essenziale».
Tutte le insegne stanno distribuendo guanti usa e getta e mascherine ai propri dipendenti, «anche se il reperimento delle forniture sta diventando complicato», segnala il presidente di Federdistribuzione Claudio Gradara, e se «alcune mascherine non sembrano affatto idonee», sottolinea Beretta. Carrefour, oltre a una «maggiore e più frequente pulizia di casse, scaffali e carrelli con detergenti disinfettanti», sta «ultimando la distribuzione delle mascherine nei punti vendita e gradualmente allestendo barriere plexiglass alle casse: misure non obbligatorie — sottolinea il gruppo — ma che abbiamo deciso di attivare a maggiore garanzia della sicurezza di dipendenti e clienti». Barriere che Coop ha posizionato già in 700 punti vendita in tutta Italia: entro domani «sarà completata la copertura della rete (1100 punti vendita)», dove sono già state distribuite le mascherine a tutti i dipendenti. Così anche Esselunga, oltre a «guanti monouso e flaconcini gel disinfettante da taschino». La società milanese ha «potenziato i servizi di pulizia e attivato, dove possibile, l’apertura alternata delle casse». Sulle quali, «entro la prossima settimana saranno posizionali i divisori». Nei punti vendita Pam invece non sono ancora apparse le barriere alle casse, dove però si «richiede ai clienti di evitare lo stanzionamento fronte operatore e di sbrigare le operazioni di pagamento nella parte finale della cassa». L’azienda fa sapere che «sono in arrivo in questi giorni le mascherine protettive per tutti i dipendenti».
La sicurezza dei clienti Le quattro aziende interpellate dal Corriere hanno predisposto il contingentamento degli ingressi da parte di una guardia all’entrata dei negozi; installato la distribuzione di guanti ed erogatori di gel disinfettante; comunicato — con cartellonistica e messaggi audio — la necessità di mantenere la distanza di almeno un metro e di attuare gli altri comportanti in linea con le direttive del ministero della Salute. Carrefour ha inoltre installato «alcuni distanziatori per organizzare le file ai banchi e alle casse» e Esselunga sta «collocando le strisce segnaletiche di distanza di fronte ai reparti assistiti».
La spesa online Nell’Italia invitata a non lasciare le case, le richieste di consegna della spesa a domicilio sono esplose e stanno causando notevoli ritardi. In Esselunga, «gli ordini ricevuti in questi giorni — spiega il Ceo Sami Kahale — portano il nostro mercato online sopra al 20% del totale, cinque volte rispetto al normale. Con tempi di consegna di circa due settimane. Carrefour sta «aumentando mezzi e autisti» e fa appello al senso di solidarietà dei clienti: «Chiediamo a chi può di lasciare la priorità alle fasce deboli, alle persone più in difficoltà».